Il governo britannico ha annunciato fino a 24 miliardi di sterline (28,6 miliardi di euro) di investimenti privati nell’energia decarbonizzata, quattro giorni prima di un “vertice sugli investimenti” in cui si aspetta ulteriori impegni di questo tipo, in un momento in cui la sua popolarità è in calo. Il Primo Ministro Keir Starmer considera l’annuncio come “un enorme voto di fiducia” nel governo e nel suo “incrollabile impegno a stimolare la crescita” del Paese. La cifra include un nuovo investimento di 12 miliardi di euro da parte del gigante spagnolo Iberdrola, portando il contributo della società al Paese a 24 miliardi di euro nei prossimi quattro anni, se si tiene conto degli importi già annunciati.
Oltre a Iberdrola, i 24 miliardi di euro comprendono essenzialmente altri due impegni nel settore dell’energia eolica offshore: uno per 8 miliardi di euro da parte della danese Orsted, l’altro per 2,5 miliardi di euro da parte di Greenvolt. Questi investimenti – che includono altre iniziative minori – fanno seguito all’approvazione da parte del governo, a settembre, di diversi progetti di energia rinnovabile a seguito di una gara d’appalto, i cui importi non sono stati resi noti. L’annuncio del governo laburista arriva quattro giorni prima di un “summit internazionale sugli investimenti” che si terrà lunedì e che Keir Starmer intende utilizzare come “trampolino di lancio” per il Regno Unito, in un momento in cui il suo indice di popolarità è crollato. Il Primo Ministro e il Ministro delle Finanze Rachel Reeves interverranno all’incontro, al quale non sono ancora stati annunciati amministratori delegati o leader di caratura internazionale.
La Great British Energy
A luglio, il governo ha lanciato il suo grande piano per l’energia verde, che dovrebbe portare alla creazione di una nuova società pubblica, la Great British Energy. Dotata di 8,3 miliardi di sterline (9,9 miliardi di euro) di denaro pubblico in cinque anni, sarà responsabile degli investimenti in turbine eoliche galleggianti, energia mareomotrice ed energia nucleare.
Appena salito al potere, il governo ha eliminato quello che considerava un “divieto di fatto” sulla costruzione di nuovi parchi eolici onshore in Inghilterra, dove l’opposizione di pochi residenti locali poteva bloccare i progetti. La scorsa settimana, Londra ha anche annunciato un investimento pubblico di quasi 22 miliardi di sterline (26,2 miliardi di euro) in 25 anni per sviluppare cluster di cattura e stoccaggio del carbonio in tutto il Paese.