Riscaldamento globale: oltre 1,5°C, la sfida della cattura del carbonio e il rischio di un futuro irreversibile

In seguito a un superamento, molti aspetti cruciali del sistema terrestre, come la biodiversità e le riserve di carbonio, potrebbero non tornare mai ai livelli pre-superamento
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Le preoccupazioni riguardo al crescente utilizzo e all’accettazione degli scenari di superamento, in cui il riscaldamento globale è temporaneamente consentito oltre il limite di 1,5°C fissato dall’Accordo di Parigi, sono state recentemente messe in luce in un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Nature. Questo studio, condotto da ricercatori di spicco nel campo della climatologia, sottolinea le difficoltà e le incertezze legate all’inversione del riscaldamento globale, specialmente dopo un superamento climatico. Mentre la comunità scientifica si interroga su come affrontare i cambiamenti climatici, il messaggio chiave è chiaro: limitare gli aumenti delle temperature globali è la strategia più efficace per mitigare gli effetti deleteri del cambiamento climatico.

L’Accordo di Parigi e il limite di 1,5°C

L’Accordo di Parigi, sottoscritto da quasi tutti i paesi del mondo nel 2015, ha stabilito come obiettivo ambizioso il contenimento dell’aumento della temperatura globale a 1,5°C sopra i livelli pre-industriali. Questo obiettivo è stato elaborato a seguito di una crescente consapevolezza scientifica riguardo ai rischi legati ai cambiamenti climatici e alla necessità di azioni globali coordinate. Tale limite è considerato ottimale per evitare le conseguenze più gravi del riscaldamento, come l’innalzamento del livello del mare, l’acidificazione degli oceani e l’intensificazione degli eventi meteorologici estremi. Tuttavia, alcune proposte suggeriscono che il superamento temporaneo di questo obiettivo possa essere possibile, seguita da un’eventuale inversione del riscaldamento a meno di 1,5°C attraverso drastiche riduzioni delle emissioni di CO₂. Queste teorie, tuttavia, si basano spesso sullo sviluppo di tecnologie avanzate di cattura del carbonio, la cui efficacia e fattibilità rimangono da dimostrare.

Impatti del superamento climatico

Lo studio condotto da Carl-Friedrich Schleussner, Joeri Rogelj e colleghi ha esaminato simulazioni di modellizzazione dei percorsi di superamento e delle conseguenze sul clima a lungo termine. I risultati mostrano che gli scenari in cui si verificano superamenti climatici presentano rischi significativamente diversi rispetto a quelli in cui si evita il superamento. Gli autori avvertono che il raffreddamento globale successivo a un superamento potrebbe non essere realizzabile. Questo è dovuto alla possibilità di feedback amplificati nel sistema terrestre, che potrebbero provocare un riscaldamento duraturo e difficile da invertire.

L’effetto dei feedback nel sistema terrestre

Il sistema terrestre è composto da una rete complessa di interazioni tra atmosfera, oceani, ghiacciai e biosfera. Queste interazioni possono dare vita a feedback che amplificano o attenuano il riscaldamento. Ad esempio, il riscaldamento globale porta allo scioglimento dei ghiacciai, che riduce la superficie riflettente della Terra (albedo), causando un ulteriore riscaldamento. Allo stesso modo, l’aumento delle temperature oceaniche può portare a una maggiore evaporazione, aumentando la concentrazione di vapore acqueo nell’atmosfera, un gas serra potente. Questi feedback possono rendere difficile, se non impossibile, invertire gli effetti del riscaldamento una volta superato il limite di 1,5 °C.

Inoltre, gli autori evidenziano che, in seguito a un superamento, molti aspetti cruciali del sistema terrestre, come la biodiversità e le riserve di carbonio, potrebbero non tornare mai ai livelli pre-superamento. Gli stock di specie animali e vegetali, infatti, potrebbero subire perdite irreversibili, mentre il livello del mare continuerebbe a salire, anche nel caso di un abbassamento delle temperature globali. Le specie marine e terrestri, già sotto pressione a causa del cambiamento climatico, potrebbero affrontare sfide senza precedenti in un contesto di riscaldamento continuo e instabilità ambientale.

La rimozione del carbonio

Il dibattito sugli scenari di superamento si basa sulla premessa che i costi per la rimozione del carbonio in futuro potrebbero diminuire rispetto ai costi attuali. Tuttavia, gli autori dello studio avvertono che qualsiasi tecnologia di cattura del carbonio sviluppata dovrebbe essere in grado di rimuovere centinaia di gigatonnellate di CO₂ dopo un superamento per mitigare i rischi associati. Le attuali limitazioni tecniche, economiche e di sostenibilità potrebbero impedire che tali sistemi raggiungano i livelli necessari per avere un impatto significativo.

Tecnologie di rimozione del carbonio

Le tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) sono state proposte come una soluzione potenziale per ridurre la quantità di CO₂ nell’atmosfera. Tuttavia, il loro sviluppo è ancora nelle fasi iniziali e le implementazioni su larga scala sono limitate. Le tecnologie attualmente disponibili hanno costi elevati e richiedono ingenti investimenti in infrastrutture. Inoltre, vi sono preoccupazioni sulla sostenibilità a lungo termine del sequestro del carbonio e sulla sicurezza delle tecnologie di stoccaggio.

Le sfide legate alla cattura del carbonio evidenziano l’importanza di ridurre le emissioni alla fonte, piuttosto che fare affidamento su tecnologie che potrebbero non funzionare come previsto. Le politiche climatiche dovrebbero quindi concentrarsi sulla transizione verso fonti di energia rinnovabile, sull’efficienza energetica e su pratiche di consumo sostenibile, piuttosto che su soluzioni tecnologiche non provate.

Ridurre le emissioni

I risultati di questo studio invitano a una riflessione critica sulla fiducia riposta nella capacità di controllare i cambiamenti climatici attraverso il superamento. Gli autori concludono che solo un rapido e drastico calo delle emissioni di gas serra si è dimostrato efficace nel limitare i cambiamenti climatici. La storia ha dimostrato che ogni giorno di ritardo nel prendere decisioni significative si traduce in costi maggiori e conseguenze più gravi per l’ambiente e per l’umanità.

L’aumento delle temperature globali e i cambiamenti climatici già in corso hanno implicazioni dirette non solo sull’ambiente, ma anche sulle economie e sulle società. Eventi meteorologici estremi, come uragani, incendi boschivi e ondate di calore, stanno diventando sempre più frequenti e intensi, causando danni significativi alle infrastrutture e alla vita quotidiana delle persone. Le popolazioni vulnerabili, in particolare nei paesi in via di sviluppo, sono le più colpite, con conseguenze che amplificano le disuguaglianze sociali e economiche.

Le perdite agricole legate al cambiamento climatico potrebbero minacciare la sicurezza alimentare, portando a tensioni sociali e conflitti. È quindi imperativo che i governi e le istituzioni adottino politiche di adattamento e mitigazione efficaci, per proteggere le comunità e i settori economici più vulnerabili.

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