Le forze armate russe hanno deciso di effettuare delle esercitazioni in cui simulare “i compiti per effettuare un massiccio attacco nucleare con forze offensive strategiche in risposta a un attacco nucleare nemico”: lo ha dichiarato il ministro della Difesa russo Andrei Belousov rivolgendosi a Vladimir Putin. Lo riporta l’agenzia Interfax, secondo cui le esercitazioni sono “supervisionate” dal presidente russo.
Il presidente russo Vladimir Putin ha condotto l’addestramento delle forze deterrenti nucleari strategiche. “Oggi stiamo conducendo un altro addestramento delle forze strategiche di deterrenza nucleare”, ha detto, come riporta Ria Novosti, “praticheremo le azioni dei funzionari per controllare l’uso delle armi nucleari con lanci pratici di missili balistici e da crociera”. Putin ha sottolineato che l’uso delle armi nucleari è una misura estrema per garantire la sicurezza del Paese. “Vorrei sottolineare: non saremo trascinati in una nuova corsa agli armamenti”, ha aggiunto il leader russo, “tuttavia, manterremo le forze nucleari al livello di sufficienza necessaria”.
Nuovi missile con maggiore precisione
Putin ha anche sottolineato che Mosca continuerà a modernizzare le sue forze nucleari, schierando nuovi missili con una maggiore precisione, tempi di lancio più rapidi e maggiori capacità di superare le difese missilistiche. Nell’ambito delle esercitazioni di oggi, l’esercito ha lanciato un missile balistico intercontinentale Yars dalla rampa di lancio di Plesetsk presso il poligono di Kura, nella penisola di Kamchatka, ha affermato il ministero della Difesa. I sottomarini nucleari Novomoskovsk e Knyaz Oleg hanno effettuato test di lancio di missili intercontinentali dal Mare di Barents e dal Mare di Okhotsk, mentre i bombardieri strategici Tu-95 a capacità nucleare hanno effettuato lanci di prova di missili da crociera a lungo raggio.