La stagione dello sci prenderà il via a fine mese con la Coppa del mondo. Mentre gli atleti si preparano, a tenere banco è il tema del cambiamento climatico, che rischia di avere pesanti conseguenze sugli sport invernali tanto che la Federazione mondiale di Sci (Fis) ha stretto un accordo con l’agenzia meteorologica delle Nazioni Unite (WMO). L’obiettivo è utilizzare la sua esperienza meteorologica per gestire la “minaccia esistenziale” agli sport invernali rappresentata dal cambiamento climatico.
Il clima ha fatto sentire il suo profondo impatto sulla scorsa stagione di Coppa del Mondo: 26 gare cancellate per motivi meteorologici, situazioni di neve al limite dell’accettabile e soprattutto una infinita serie di infortuni, che hanno costretto allo stop moltissimi atleti e alla base dei quali ci sono anche le condizioni estreme delle piste.
Le stazioni sciistiche di tutto il mondo sono sempre più costrette a confrontarsi con la realtà del cambiamento climatico. Mentre le stazioni sciistiche soffrono per la mancanza di neve e la riduzione della stagione, ci sono da tenere in conto anche le conseguenze economiche per le destinazioni che si affidano al turismo invernale.
La collaborazione con la WMO
La partnership segna la prima volta che la WMO stringe un memorandum d’intesa con una federazione sportiva. L’accordo, che entra in vigore poco prima del via della stagione invernale 2024/2025, durerà inizialmente cinque anni e apre la strada a un’ampia gamma di attività e iniziative congiunte che porteranno i dati e le competenze scientifiche della WMO e dei suoi National Meteorological and Hydrological Services al centro degli sport sulla neve e del turismo montano, un’area in cui l’impatto del cambiamento climatico sta diventando sempre più evidente.
La Federazione Internazionale Sci e Snowboard (Fis) spera che la sua collaborazione con l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) delle Nazioni Unite le consenta di avere una visione migliore del futuro degli sport invernali. “La crisi climatica è ovviamente molto più grande della Fis o dello sport: è un vero e proprio bivio per l’umanità”, afferma il Presidente della Federsci internazionale, Johan Eliasch. “È vero, però, che il cambiamento climatico è, in poche parole, una minaccia esistenziale per lo sci e lo snowboard. Saremmo negligenti se non perseguissimo ogni possibile sforzo che sia radicato nella scienza e nell’analisi oggettiva”.
La WMO e la FIS hanno dichiarato che collaboreranno per evidenziare l’impatto dell’aumento delle temperature globali su neve e ghiaccio e per definire modalità pratiche per incrementare il dialogo tra scienza e sport.
L’impatto del clima sullo sci
La WMO ha affermato che l’impatto del cambiamento climatico sta “diventando sempre più evidente” sugli sport invernali e sul turismo di montagna. I cambiamenti climatici rappresentano una grave sfida per lo sport dello sci, che già utilizza quasi di routine la neve artificiale per la maggior parte delle gare di Coppa del Mondo, dei campionati mondiali e delle Olimpiadi, una pratica che consuma grandi quantità di acqua e di energia. Alle Olimpiadi invernali di Pechino 2022, gli eventi di sci alpino si sono svolti in una regione colpita dalla siccità e le piste sono state interamente generate artificialmente, una pratica criticata a gran voce dalle organizzazioni ambientaliste.
“Le vacanze invernali rovinate e gli appuntamenti sportivi cancellati sono la punta dell’iceberg del cambiamento climatico”, ha dichiarato il capo della WMO Celeste Saulo. “Il ritiro dei ghiacciai, la riduzione della copertura di neve e ghiaccio e lo scongelamento del permafrost stanno avendo un forte impatto sugli ecosistemi montani, sulle comunità e sulle economie e avranno ripercussioni sempre più gravi a livello locale, nazionale e globale per i secoli a venire”.
Webinar il 7 novembre
Il prossimo 7 novembre, la WMO e la FIS organizzeranno un webinar per tutte le 137 associazioni sciistiche nazionali, oltre che per i gestori di impianti e gli organizzatori di eventi, sui cambiamenti climatici e sul loro potenziale impatto su neve, ghiaccio e sport invernali. Il seminario comprenderà una panoramica sui progressi degli strumenti di previsione a sostegno dell’ottimizzazione della gestione della neve nei comprensori sciistici.