Scoperta di batteri nutrienti di CO₂ a Vulcano: un nuovo potenziale per il sequestro del carbonio

Questa scoperta offre nuove prospettive sul sequestro del carbonio e sulla bioproduzione, aprendo la strada a ulteriori ricerche nel campo della microbiologia e della sostenibilità ambientale
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Un team internazionale di ricercatori statunitensi e italiani ha identificato un nuovo ceppo di cianobatteri, noto come ‘Chonkus‘, isolato da bocche vulcaniche sottomarine. Questo microbo si distingue per la sua capacità di crescere rapidamente in presenza di CO2, un attributo che lo rende un candidato promettente per progetti di sequestro del carbonio biologico e per la bioproduzione di sostanze di valore.

I batteri nutrienti di CO₂ a Vulcano

La scoperta è avvenuta al largo dell’isola di Vulcano, un’area caratterizzata da un’elevata presenza di CO2 marina grazie a bocche vulcaniche poco profonde. I dettagli della ricerca sono stati resi pubblici in un articolo pubblicato oggi su Applied Environmental Microbiology. L’iniziativa è scaturita dalle idee di Max Schubert, un microbiologo interessato alla creazione di strumenti per l’evoluzione diretta dei batteri e dei loro genomi, e di Braden Tierney. Entrambi hanno contattato Marco Milazzo e Paola Quatrini, professori presso l’Università di Palermo, che stavano già indagando sulle infiltrazioni poco profonde nelle vicinanze.

Tierney ha ottenuto finanziamenti per una spedizione di raccolta da SeedLabs e ha richiesto assistenza a Schubert per studiare i cianobatteri potenzialmente presenti in quel contesto. La coalizione di ricerca ha incluso esperti provenienti da prestigiose istituzioni come il Wyss Institute, l’HMS, il Weill Cornell Medical College, la Colorado State University, l’Università del Wisconsin-Madison, il MIT e il National Renewable Energy Laboratory in Colorado.

Durante la spedizione al largo della costa di Vulcano, i ricercatori hanno raccolto campioni d’acqua da un’area ricca di CO2, che sono stati poi analizzati a Boston dal team di Schubert. L’entusiasmo per le potenziali applicazioni di ‘Chonkus‘ è palpabile, poiché molte organizzazioni stanno considerando l’uso di organismi a crescita rapida per il sequestro del carbonio. ‘Chonkus’ potrebbe un giorno diventare parte di questo approccio innovativo.

Oggi, vari prodotti come acidi grassi omega-3, astaxantina e spirulina sono già realizzati a partire da alghe, e ‘Chonkus’ potrebbe offrire una produzione più efficiente grazie alla sua rapida crescita. Inoltre, il fatto che i cianobatteri assorbano carbonio direttamente dall’ambiente per svilupparsi suggerisce un’integrazione ideale tra sequestro del carbonio e produzione biologica.

Motivato dal successo della prima spedizione, Tierney ha co-fondato il Two Frontiers Project, un’organizzazione no-profit assieme ai co-autori del lavoro, Krista Ryon e James Henriksen. Questa iniziativa mira a esplorare come la vita possa prosperare in ambienti estremi attraverso spedizioni scientifiche innovative. Il gruppo ha già condotto ulteriori ricerche in luoghi come sorgenti calde del Colorado, le Terre Fumanti del Mar Tirreno e le barriere coralline del Mar Rosso. La missione del progetto si concentra su microbi che possano essere utilizzati per tre applicazioni principali: la cattura del carbonio, l’upcycling della CO2 in prodotti sostenibili e il ripristino degli ecosistemi corallini.

Questa scoperta offre nuove prospettive sul sequestro del carbonio e sulla bioproduzione, aprendo la strada a ulteriori ricerche nel campo della microbiologia e della sostenibilità ambientale.

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