Settimana del Pianeta Terra: il secondo appuntamento di oggi si concentra su Satelliti e Droni per la gestione del territorio

L’incontro di oggi è aperto a tutti, senza necessità di iscrizione, un aspetto che rispecchia l’obiettivo della Settimana del Pianeta Terra di coinvolgere il pubblico e abbattere le barriere tra la scienza e la comunità
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Oggi, 10 ottobre 2024, la Settimana del Pianeta Terra continua a incantare e a educare, offrendo un’opportunità unica per scoprire il meraviglioso mondo delle Geoscienze. Questo festival scientifico nazionale, che si svolge dal 6 al 13 ottobre, coinvolge il pubblico in una serie di eventi affascinanti, tutti dedicati alla comprensione e alla valorizzazione del nostro pianeta. Con oltre cento eventi sparsi in tutto il territorio italiano, la manifestazione si propone di far conoscere il lavoro di geologi, vulcanologi e ricercatori, rendendo accessibile a tutti la complessità e la bellezza delle scienze della Terra.

In particolare, il secondo appuntamento di oggi è di grande rilevanza: si parlerà di Satelliti e Droni. Alle 18:00, presso la Sala F. Zeni del Museo di Scienze e Archeologia di Rovereto, avrà luogo un incontro intitolato “Satelliti e droni: studiare e conoscere il territorio con il contributo delle nuove tecnologie”. In un periodo storico in cui la tecnologia ha assunto un ruolo predominante nelle nostre vite, questo evento si propone di esplorare come strumenti moderni possano essere utilizzati per monitorare e gestire il territorio in modo più efficace e sostenibile.

Satelliti e droni: un argomento di grande attualità

Mai come negli ultimi decenni ci si è resi conto dell’importanza di comprendere come il territorio, un insieme complesso di elementi naturali e antropici, si modifichi nel tempo. Le sfide poste dai cambiamenti climatici, dall’urbanizzazione e da eventi naturali sempre più estremi richiedono un’attenzione crescente ai problemi di gestione del territorio. Proprio per affrontare queste problematiche, il Dr. Eugenio Straffelini, Ricercatore dell’Università di Padova, guiderà la discussione, offrendo al pubblico una panoramica sulle tecniche attuali di studio e analisi del territorio.

Durante il suo intervento, il Dr. Straffelini approfondirà le metodologie di telerilevamento, una tecnologia avanzata utilizzata per osservare la Terra da lontano. Questa tecnica permette di creare modelli in scala o matematici del territorio, fondamentali per individuare zone potenzialmente a rischio. Saranno analizzate due modalità principali di telerilevamento: la prima riguarda l’utilizzo di droni e tecniche laser, come il Lidar, per la creazione di modelli digitali tridimensionali di elevazione ad alta risoluzione. Questa tecnologia non solo offre immagini dettagliate del territorio, ma è anche preziosa per applicazioni pratiche come la pianificazione urbana, la gestione delle risorse naturali e la prevenzione dei rischi.

L’importanza del monitoraggio satellitare

La seconda modalità di telerilevamento di cui si parlerà è quella che sfrutta sensori e radar posizionati sui satelliti. Questi strumenti consentono un monitoraggio continuo e in tempo reale della superficie terrestre, rivelando le trasformazioni che avvengono nel nostro ambiente. Grazie a questa tecnologia, è possibile rilevare piccoli cambiamenti che potrebbero preludere a eventi naturali, come frane o allagamenti, permettendo interventi tempestivi per mitigare i danni e salvaguardare le comunità.

Una grande occasione

L’incontro di oggi è aperto a tutti, senza necessità di iscrizione, un aspetto che rispecchia l’obiettivo della Settimana del Pianeta Terra di coinvolgere il pubblico e abbattere le barriere tra la scienza e la comunità. Questo è un invito rivolto a famiglie, studenti, appassionati e curiosi di ogni età, per scoprire insieme le meraviglie delle scienze della Terra. In questo modo, la manifestazione non solo educa, ma stimola anche la curiosità e l’interesse per la nostra Terra, promuovendo un approccio più consapevole e responsabile nei confronti dell’ambiente.

La Settimana del Pianeta Terra si conferma come un punto di riferimento per la sensibilizzazione e l’educazione riguardo le complesse interazioni tra elementi naturali e antropici. Con esperti come il Dr. Straffelini a guidare il dibattito, c’è la speranza di ispirare una nuova generazione di scienziati, cittadini e attivisti pronti a prendersi cura del nostro pianeta.

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