I previsori dello Space Weather Prediction Center della NOAA hanno lanciato un’allerta per tempesta geomagnetica classe G1 domani, 26 ottobre a seguito di una possibile interazione di una CME (espulsione di massa coronale) con il nostro pianeta. La nube di plasma è stata scagliata nello Spazio, dopo giorni di quiete, da un potente brillamento solare di classe X3.3, generato dalla macchia solare AR3869. Sebbene la CME non punti direttamente il nostro pianeta, il suo passaggio “laterale” attraverso il campo magnetico terrestre potrebbe comunque innescare aurore polari brillanti, visibili soprattutto alle alte latitudini. La tempesta geomagnetica prevista dall’allerta è considerata di intensità lieve, ma sarà monitorata per eventuali sviluppi.
Cos’è una CME (espulsione di massa coronale)
Una CME (Coronal Mass Ejection) è un fenomeno solare in cui il Sole espelle enormi quantità di particelle cariche, come protoni ed elettroni, insieme a forti campi magnetici. Questo fenomeno avviene quando una regione della corona solare, la parte più esterna dell’atmosfera del Sole, subisce una rapida e potente espansione che lancia il plasma verso lo Apazio. Quando una CME colpisce la Terra, le particelle interagiscono con il nostro campo magnetico, generando tempeste geomagnetiche e aurore.
Cos’è un brillamento solare?
Il brillamento solare è una delle manifestazioni più potenti dell’attività del Sole. Si tratta di un’esplosione improvvisa che libera energia sotto forma di radiazione elettromagnetica e particelle cariche, prodotta da riconfigurazioni nei campi magnetici delle macchie solari. I brillamenti sono classificati in base alla loro potenza in classi A, B, C, M e X, con la classe X che rappresenta i brillamenti più intensi. Il flare responsabile della CME diretta verso la Terra era di classe X3.3, quindi particolarmente energetico.
Cos’è una tempesta geomagnetica?
Una tempesta geomagnetica è una perturbazione temporanea del campo magnetico terrestre, causata dall’interazione tra la magnetosfera e particelle cariche provenienti dal Sole, come quelle rilasciate durante una CME. Le tempeste geomagnetiche sono classificate da G1 (lieve) a G5 (estrema) e possono causare fenomeni spettacolari come le aurore polari. A seconda dell’intensità, possono anche influire sulle comunicazioni radio, sulle reti elettriche e sui satelliti in orbita terrestre.