Il sogno dell’esplorazione lunare “si sta concretizzando sotto i nostri occhi”. Lo dice l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) Luca Parmitano, in occasione del 75° Congresso Internazionale di Astronautica (IAC 2024) in corso a Milano. “Lo si vede anche dall’atmosfera di festa che si respira qui in questi giorni: c’è tantissimo entusiasmo soprattutto da parte dei giovani, intesi sia come studenti sia come imprenditori di startup”, osserva Parmitano.
Grazie alla collaborazione tra agenzie spaziali e privati “stiamo andando nella giusta direzione: fino a una decina di anni fa avrei avuto dei dubbi, ma oggi noto che si è creata una buona sinergia tra pubblico e privato. È vero che le agenzie spaziali sono più interessate alla ricerca e all’esplorazione, mentre le aziende guardano all’innovazione tecnologica, ma è un circolo virtuoso, perché per fare scienza e ricerca servono le tecnologie. Per questo le agenzie spaziali spingono molto sull’innovazione e vedo che l’industria sta rispondendo”.
Succede anche in Italia, dove negli stabilimenti torinesi di Thales Alenia Space è già pronto Halo, il primo dei moduli della futura stazione spaziale lunare Gateway, ed “è già in costruzione anche il secondo modulo, I-Hab, che è il contributo europeo a Gateway”, spiega Parmitano.
Nei mesi scorsi, l’astronauta ha partecipato ai primi test per studiare e migliorare la vita dell’equipaggio al suo interno. “La prima impressione che ho avuto – racconta – è stata di grande potenzialità: alcuni elementi sono già ben sviluppati, altri sono da rivedere con i consigli di noi astronauti in virtù dell’esperienza che abbiamo fatto lavorando in orbita“. Sempre con lo sguardo rivolto alla Luna, AstroLuca contribuirà anche allo sviluppo di Argonaut, un lander dell’ESA destinato al trasporto merci nell’ambito del programma Artemis. “Sarà un lander cargo per il lancio e il posizionamento sulla superficie lunare di materiale, che poi dovrà essere recuperato da un equipaggio umano per essere trasportato nelle strutture presenti sulla superficie lunare. Per realizzarlo – continua l’astronauta – servirà una campagna di test a cui parteciperò come membro dell’equipaggio: il mio compito sarà quello di contribuire alla fase di design e all’ideazione di queste operazioni che non sono mai state fatte prima”.
Non a caso Parmitano è appena rientrato da una campagna di test per imparare a fare logistica umana sulla superficie lunare. “I miei prossimi impegni saranno dedicati ai giovani colleghi in addestramento a Houston, ma per quanto mi riguarda – conclude – spero di avere presto notizie sull’inizio di un possibile addestramento per una nuova missione. Spero fortemente di avere davanti un nuovo volo”.