Stasera naso all’insù, l’aurora boreale potrebbe colorare il cielo del Nord Italia

L'origine di questa aurora boreale potenzialmente visibile al Nord Italia risiede in una CME proveniente dal Sole
MeteoWeb

Questa sera, il cielo del Nord Italia potrebbe offrire uno spettacolo raro: l’aurora boreale. Secondo le previsioni dello Space Weather Prediction Center della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), è in arrivo una tempesta geomagnetica classe G4, considerata “grave” su una scala che va da G1 a G5. Tale fenomeno è causato dall’impatto di un’espulsione di massa coronale (CME), ovvero un’enorme quantità di plasma solare, attualmente in viaggio verso la Terra.

Stasera possibile aurora boreale visibile al Nord

Se le condizioni previste si confermeranno, l’aurora boreale potrebbe essere visibile nelle aree settentrionali del Paese, specialmente in luoghi con cieli scuri e bassi livelli di inquinamento luminoso. In caso di raggiungimento del livello G4 (indicatore di un indice K planetario kp8), l’aurora potrebbe espandersi e essere osservabile anche in altre zone del Centro Italia. Il suggerimento è di rivolgere lo sguardo verso Nord e di sfruttare tecniche di fotografia notturna per cogliere eventuali segni deboli dell’aurora, che spesso non sono percepibili a occhio nudo.

La causa

L’origine di questa aurora boreale potenzialmente visibile al Nord Italia risiede in un’espulsione di massa coronale (CME) proveniente dal Sole. Durante una CME, il Sole emette un flusso di particelle cariche, composto principalmente da protoni ed elettroni, che viaggiano nello Spazio a velocità elevatissime. Se questo flusso colpisce il campo magnetico terrestre, può generare spettacolari fenomeni elettromagnetici, tra cui appunto le aurore.

Attualmente, la CME è prevista per oggi o domani e, se il suo impatto sarà sufficientemente forte, l’aurora sarà visibile a latitudini molto più basse rispetto al normale. Un evento simile era stato registrato lo scorso maggio, con una tempesta che aveva superato le previsioni, raggiungendo una severità di classe G5.

Tempeste geomagnetiche e tempeste di radiazioni

Oltre alla tempesta geomagnetica, è in corso anche una tempesta di radiazioni solari di classe S3. Questa “pioggia” di protoni altamente energetici sta già raggiungendo l’atmosfera terrestre e può rappresentare un rischio per chi viaggia ad alta quota, in particolare per gli equipaggi e i passeggeri dei voli internazionali che sorvolano le regioni polari. Sebbene una tempesta S3 non sia estrema, può comunque influire sulle comunicazioni e aumentare l’esposizione alle radiazioni.

Le tempeste geomagnetiche, invece, vengono classificate in base alla loro intensità su una scala da G1 a G5. Una tempesta di classe G4, come quella prevista per stasera, è considerata severa e può generare interferenze nei segnali GPS, nelle comunicazioni radio e nei satelliti, oltre a rappresentare un potenziale rischio per le reti elettriche.

L’importanza del monitoraggio

Enti come la NOAA e la NASA stanno monitorando attentamente la situazione. Il rischio principale rimane legato alla possibilità che la CME interagisca fortemente con il campo magnetico terrestre, causando non solo fenomeni spettacolari come le aurore, ma anche problemi per le infrastrutture tecnologiche. Tuttavia, come spesso accade per eventi di questo tipo, le previsioni non sono precise, ed effetti e orari potrebbero variare.

Per chi vuole tentare l’osservazione, il consiglio è di iniziare a guardare verso il cielo dopo il tramonto, preparandosi a spostarsi verso zone più buie e meno inquinate, sempre con lo sguardo rivolto a Nord. Anche se le previsioni non sono certe, potrebbe essere un’occasione unica per assistere a un evento astronomico straordinario.

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