Gli Stati Uniti rafforzano la difesa di Israele: sistema antimissile avanzato e truppe per rispondere agli attacchi 

Sistema antimissile e truppe: Israele e Stati Uniti si sono consultati su come rispondere all'attacco del 1 ottobre
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Gli Stati Uniti invieranno in Israele un sistema antimissile avanzato e truppe – un centinaio di uomini – per gestirlo. Lo scopo è di “aiutare a rafforzare le difese aeree di Israele dopo gli attacchi senza precedenti dell’Iran del 13 aprile e del 1 ottobre”, ha fatto sapere il Pentagono. Non è la prima volta che gli Stati Uniti dispiegano il sistema, la batteria Terminal High-Altitude Area Defense (THAAD), in Medio Oriente, ha affermato il maggior generale Patrick Ryder, addetto stampa del Pentagono, nella dichiarazione: era già successo nel 2019 per un’esercitazione.

Ma lo schieramento di ulteriori truppe statunitensi in Israele è degno di nota nel mezzo delle crescenti tensioni tra Israele e Iran e in vista di un potenziale attacco israeliano all’Iran. E’ raro che le truppe statunitensi si schierino all’interno di Israele, ma un centinaio di uomini è la forza che serve per gestire questo sistema di difesa. Il THAAD è specificamente pensato per la difesa antimissile balistico e, sottolinea la Cnn, potrebbe aiutare a proteggere Israele da un futuro attacco iraniano se Teheran decidesse di rispondere a qualsiasi attacco israeliano.

Consultazioni tra Stati Uniti e Israele sulle risposte agli attacchi

Israele e Stati Uniti si sono consultati su come rispondere all’attacco del 1 ottobre e i funzionari statunitensi hanno chiarito che non vogliono che Israele prenda di mira siti nucleari o giacimenti petroliferi. Joe Biden ha parlato con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu mercoledì, la loro prima conversazione in quasi due mesi, chiedendo che la rappresaglia di Israele sia “proporzionata”.

L’esercito statunitense ha aumentato significativamente la sua presenza in Medio Oriente dal 7 ottobre 2023, quando Hamas ha attaccato Israele. Come precedentemente riportato dalla CNN, gli Stati Uniti hanno rafforzato le loro difese aeree in tutta la regione, hanno schierato navi da guerra e portaerei nel Mediterraneo orientale, nel Mar Rosso e nel Mar Arabico e, di recente, hanno inviato truppe aggiuntive a Cipro per aiutare nella possibile pianificazione dell’evacuazione.

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