L’inquinamento prodotto da un termovalorizzatore è pari ad una strada trafficata, il ”nostro sarà più avanzato”, ”inquinerà meno di un cucchiaino di farina”. Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri presentando in Campidoglio il progetto del termovalorizzatore a Santa Palomba.
”La letteratura esistente ha dimostrato – ha sottolineato Gualtieri- che l’inquinamento prodotto da un termovalorizzatore è inferiore ad una strada trafficata. Il nostro è più avanzato: mentre un caminetto a legna produce come inquinamento 4mila mg al metro cubo, quello di Santa Palomba è sotto ai 5 mg al metro cubo. In un cucchiaino di farina ci sono 3mila mg di polveri al metro cubo meno di 5 significa un 2millesimo di quello che c’è in un cucchiaino di farina. Inquinerà molto meno di una qualsiasi via di Roma trafficata”.
Le risposte alla popolazione
“Abitanti preoccupati? ”Non c’è nessuna ragione di preoccuparsi. Il nostro termovalorizzatore ha delle caratteristiche più avanzate di quello di Copenaghen, dove ci sono sopra i bambini che sciano”, continua Roberto Gualtieri. ”Sarà un impianto totalmente green a disposizione del territorio. Ci sarà anche una serra, con laboratori, spazi di coworking. Nella serra sperimentiamo anche la co2 che cattureremo per far crescere le piante. Una sperimentazione che facciamo solo noi”.
”Il ritardo di Roma di dotarsi di un impianto di termovalorizzazione è costato tanto alla città. L’unico vantaggio è che partendo tardi realizzeremo un progetto tra i più avanzati al mondo”, dichiara il sindaco di Roma. ”Siamo molto avanzati sul piano di recupero energetico e di materia, non solo perché produrrà 65 MW di energia elettrica, pari al consumo di 200mila famiglie, ma anche perché consentirà un recupero e riciclo di materia. Le ceneri pesanti non andranno in discarica ma potranno essere recuperate per realizzare materiali green di costruzione”. A cui si aggiunge la ”sperimentazione del recupero di CO2”.
I tempi
“A breve ci sarà la predisposizione, per il cantiere molto dipende dalla validazione, al più tardi sarà nel primo trimestre del 2025 per partire con la costruzione dell’impianto, e per l’estate del ’27 avremo i primi rifiuti trattati. Stiamo finalizzando un meccanismo di conferimento ferroviario. Uno dei motivi per scegliere il sito è che si tratta di un’area industriale che ha uno snodo ferroviario delle merci. Non ci saranno i tir sulla Ardeatina“.