Tesla è tornata sotto i riflettori con le dichiarazioni del suo CEO, Elon Musk, riguardo agli sviluppi futuri della tecnologia di guida autonoma. Musk, in occasione della recente conference call post-trimestrale, ha illustrato una serie di aggiornamenti che potrebbero cambiare il panorama dell’industria automobilistica nei prossimi anni. Tra promesse ambiziose e previsioni sulle capacità del sistema Full Self-Driving (FSD), le parole del visionario imprenditore hanno attirato l’attenzione di appassionati, analisti e, ovviamente, detrattori.
Tesla è al centro delle discussioni poiché, ad oggi, ha registrato oltre 2 miliardi di miglia percorse con il sistema FSD attivo, ma mantiene una politica restrittiva nella condivisione dei dati. I miglioramenti dichiarati nel settore della guida autonoma sono oggetto di controversia, anche a causa di una mancanza di trasparenza che ha sollevato perplessità tra i consumatori e gli osservatori del settore.
I dati FSD: una base poco chiara
Nonostante l’imponenza delle cifre, Tesla non ha mai divulgato un’analisi dettagliata del proprio programma FSD. La casa automobilistica si limita a comunicare miglioramenti generici come l’aumento delle “miglia tra disimpegni critici” senza specificare dati di riferimento. Nella “roadmap AI” pubblicata lo scorso mese, Tesla aveva annunciato un progresso nella versione FSD 12.5.2, descrivendo un miglioramento di circa tre volte rispetto alle versioni precedenti; tuttavia, senza indicare a quale specifica versione si facesse riferimento, le comparazioni rimangono vaghe.
L’unica informazione disponibile proviene da un database di dati raccolti attraverso il crowdsourcing, che ha analizzato circa 40.000 miglia tra diverse versioni di FSD, comprese le più recenti. Questo set di dati, sebbene parziale e privo di ufficialità, rappresenta una delle poche fonti consultabili per ottenere una stima della reale capacità del sistema. I dati suggeriscono che attualmente la versione FSD 12.5 raggiunge circa 138 miglia tra un disimpegno critico e l’altro, un risultato che sembrerebbe inferiore rispetto alla versione precedente, la 12.3.
Elon Musk e le previsioni per la nuova versione
Durante la conferenza, Elon Musk ha annunciato che la versione FSD 13 è pronta per essere rilasciata entro la settimana e promette un progresso sostanziale: “Ci aspettiamo di vedere un miglioramento di circa cinque o sei volte nelle miglia tra gli interventi [con v13] rispetto a 12.5. E in realtà, guardando all’anno nel suo complesso, il miglioramento degli interventi chilometrici, pensiamo sarà di almeno tre ordini di grandezza. Si tratta quindi di un miglioramento molto significativo nel corso dell’anno e ci aspettiamo che questa tendenza continui l’anno prossimo.”
L’annuncio specifica per la prima volta un paragone tra due versioni, indicando che la v13 permetterà alla Tesla di coprire tra le 690 e le 828 miglia senza necessità di intervento, rispetto alle 138 miglia attuali. Una dichiarazione ambiziosa, che desta però anche scetticismo: se Tesla riuscirà a rispettare la tabella di marcia, l’FSD potrebbe compiere un passo avanti verso l’autonomia reale.
Prospettive e limiti legali
Con il nuovo traguardo fissato per il 2025, Tesla ambisce a rilasciare la “guida autonoma senza supervisione” in California e Texas, dove il quadro normativo è meno restrittivo rispetto ad altre giurisdizioni. Tuttavia, Tesla dovrà rispettare regolamenti specifici per i veicoli autonomi, con permessi che potrebbero richiedere mesi di approvazioni. In particolare, la California adotta un processo rigoroso per l’autorizzazione della guida autonoma, come dimostrato dal caso di Waymo, che ha impiegato oltre sei mesi per ottenere il permesso dopo la richiesta ufficiale. Anche in Texas, nonostante un processo semplificato, Tesla dovrà assumersi la responsabilità legale per eventuali incidenti causati dal sistema FSD, un passo che potrebbe comportare sfide significative.
Le dichiarazioni di Ashok Elluswamy sul futuro dell’FSD
Ashok Elluswamy, a capo della divisione FSD di Tesla, ha espresso il suo ottimismo rispetto ai futuri aggiornamenti. Ha dichiarato che l’obiettivo è quello di aumentare la distanza percorsa tra interventi critici fino a superare quella tra collisioni per i conducenti umani: “Entro il secondo trimestre del prossimo anno, dovremmo superare la media in miglia per intervento critico, o collisione, in quel caso, [per gli esseri umani].”
Il numero di riferimento per i conducenti umani è di circa 670.000 miglia tra collisioni, un traguardo lontano dalla prestazione attuale della v12.5, ma che Tesla conta di raggiungere nei prossimi 8 mesi, sulla base delle stime ottimistiche di Musk.
I commenti degli utenti e la questione della sicurezza
Come spesso accade con le dichiarazioni di Musk, le reazioni sono state eterogenee. Un utente, KerrySkates, ha commentato: “Cerco di usare l’FSD di tanto in tanto e spesso finisco per spegnerlo entro il primo miglio e mezzo a causa di quanto sia inquietante e quante volte tenta di fare qualcosa di pericoloso.”
Questi commenti riflettono una problematica comune: le prestazioni dell’FSD variano significativamente a seconda della geolocalizzazione, delle condizioni stradali e meteorologiche, il che influisce sulla percezione degli utenti e sul grado di affidabilità. Se in alcune aree il sistema risulta efficiente e sicuro, in altre sembra ancora suscettibile a errori pericolosi.
La visione di Tesla: tra innovazione e sfida
Tesla è fermamente convinta che, completando lo sviluppo dell’FSD, il sistema potrà raggiungere un’affidabilità superiore a quella umana, un obiettivo ambizioso che, se realizzato, potrebbe trasformare radicalmente il settore automobilistico e ridefinire il concetto di sicurezza stradale.
Ciononostante, la prudenza suggerisce una certa diffidenza. Le proiezioni di Musk appaiono ottimistiche rispetto ai dati attuali e i rischi connessi alla mancanza di supervisione sono reali e potenzialmente gravi. Tesla, per ora, sembra intenzionata a mantenere le sue carte coperte, evitando di condividere dati che potrebbero chiarire l’efficacia dei miglioramenti annunciati.
Il dibattito sull’autonomia dei veicoli continua, e il prossimo anno sarà determinante per capire se Tesla riuscirà a rispettare i tempi, trasformando l’FSD da sogno tecnologico a realtà quotidiana. Per ora, Elon Musk prosegue sulla sua linea e, mentre il mondo osserva, Tesla si prepara a una corsa contro il tempo verso il futuro della mobilità autonoma.