La transizione energetica in Italia tra rinnovabili e produzione industriale: luci e ombre verso il Green Deal 

Il bilancio sulla transizione energetica in Italia tra luci e ombre: le parole del presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile
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Taglio importante delle emissioni di gas serra, buona crescita delle rinnovabili, maggiore efficienza energetica della produzione industriale. Ma anche luci ed ombre sui consumi energetici del settore civile, difficoltà a ridurre i consumi nei trasporti (con un eccesso di veicoli e una elettrificazione che non decolla), grossi problemi sul Green Deal nel mondo agricolo. Sono i trend dell’economia verde in Italia che emergono dalle ricerche che saranno presentate il mese prossimo agli Stati generali della Green Economy, alla fiera Ecomondo di Rimini, dal 5 all’8 novembre.

I trend sono stati illustrati da Edo Ronchi, presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile che organizza gli stati generali, alla presentazioine di Ecomondo alla Camera. Ronchi ha spiegato che all’evento a Rimini “sarà presentata una ricerca fatta insieme a Confindustria Lombardia su come le imprese vivono la transizione energetica, sui fronti dell’efficienza e del risparmio energetico, dei costi e della sicurezza degli approvvigionamenti. Avremo un focus sul Green Deal e la decarbonizzazione”.

Gli Stati generali, ha spiegato ancora Ronchi, “sosterranno un maggiore coinvolgimento delle imprese nelle politiche europee” e ribadiranno che “non si può abbandonare il Next Generation Eu dopo che sarà terminato. Serve un nuovo sostegno all’economai verde, con un debito comune europeo”.

I convegni sulla gren economy

Alla fiera Ecomondo di Rimini quest’anno si terranno ben 221 convegni sui temi della gren economy, 25 dei quali dedicati alle delegazioni internazionali. Il presidente del Comitato scientifico dell’expo, il professor Fabio Fava, ha spiegato i forum si muoveranno in due direzioni: da un lato la riduzione della pressione antropica (estrazione di risorse, emissioni, rinnovabili, riciclo, efficientamento energetico e altro), dall’altro la rigenerazione degli ecosistemi.

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