Nel 2023 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha segnalato 8,2 milioni di nuovi casi di tubercolosi, il numero più alto dal 1995. Questo dato emerge dal Rapporto globale sulla tubercolosi 2024, che sottolinea i progressi contrastanti nella lotta contro la malattia, evidenziando la grave mancanza di finanziamenti. Sebbene i decessi siano diminuiti da 1,32 milioni a 1,25 milioni, l’incidenza della tubercolosi ha continuato a crescere, con un tasso di 134 nuovi casi ogni 100.000 persone. L’OMS stima che circa 10,8 milioni di persone abbiano contratto la malattia nel 2023, e i paesi ad alta incidenza sono principalmente India, Indonesia, Cina, Filippine e Pakistan. I fattori di rischio principali includono denutrizione, infezione da HIV, alcolismo, diabete e fumo. Solo 5,7 miliardi di dollari sono stati stanziati per la prevenzione e cura della tubercolosi, a fronte dei 22 miliardi necessari. Il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha descritto la situazione come uno scandalo, dato che ci sono strumenti efficaci per prevenire e curare la malattia. Si prevede che la tubercolosi tornerà a essere la principale causa di morte per un’infezione nel 2023.