Un devastante effetto domino: El Niño accelera la crisi climatica

Alcune regioni hanno sperimentato un'umidità superiore alla norma, favorendo la formazione di zone umide che rilasciano metano, un gas serra con un potenziale di riscaldamento notevolmente più elevato rispetto alla CO2
MeteoWeb

Nel 2023, il fenomeno climatico El Niño ha avuto un impatto significativo sulle concentrazioni globali di gas serra, contribuendo a un incremento senza precedenti di anidride carbonica (CO2) e metano (CH4) nell’atmosfera. Questo aumento è stato determinato da una combinazione di fattori che dimostrano come eventi naturali possano amplificare gli effetti del cambiamento climatico, creando feedback complessi e difficili da gestire.

Uno degli effetti più rilevanti di El Niño è stato l’aumento degli incendi su larga scala in diverse aree del pianeta. Le condizioni atmosferiche più secche e calde, caratteristiche del fenomeno, hanno predisposto molte regioni a incendi di vegetazione estesi e intensi. Questi incendi hanno rilasciato ingenti quantità di CO2 nell’atmosfera, superando di gran lunga la capacità di assorbimento dei cosiddetti “pozzi di carbonio” naturali, come foreste e suoli. L’innalzamento delle temperature e l’intensificarsi della siccità hanno inoltre ridotto l’efficienza di questi ecosistemi nell’assorbire CO2, compromettendo ulteriormente il loro ruolo di ammortizzatori climatici.

El Niño e siccità

Un altro impatto significativo di El Niño è stato l’aumento delle temperature globali, che ha contribuito a un circolo vizioso: temperature più elevate hanno favorito il rilascio di gas serra dagli oceani e da ecosistemi terrestri, incrementando così l’effetto serra globale. Questo fenomeno ha generato un ulteriore riscaldamento, dimostrando come gli eventi di El Niño possano innescare dinamiche auto-amplificanti con effetti potenzialmente duraturi sul clima globale.

El Niño

Anche le emissioni di metano sono aumentate a causa di El Niño. Sebbene condizioni più secche siano prevalenti durante questi episodi, alcune regioni hanno sperimentato un’umidità superiore alla norma, favorendo la formazione di zone umide che rilasciano metano, un gas serra con un potenziale di riscaldamento notevolmente più elevato rispetto alla CO2. Questa variabilità atmosferica ha contribuito a una maggiore instabilità nelle concentrazioni di gas serra, riflettendo una complessa interazione tra i cicli naturali del carbonio e i cambiamenti indotti dalle condizioni climatiche.

El Niño Pacifico

In conclusione, il 2023 ha evidenziato come El Niño possa intensificare le concentrazioni di gas serra attraverso molteplici vie, dall’aumento delle emissioni dovute agli incendi alla riduzione della capacità di assorbimento delle foreste, fino all’accelerazione del ciclo del carbonio. Questi effetti combinati, insieme alle emissioni di origine antropica, rendono sempre più chiara la necessità di un monitoraggio continuo e di politiche climatiche mirate per mitigare l’impatto di tali fenomeni su un clima già fortemente alterato.

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