Un innovativo progetto di cattura della CO₂ a Monselice: Buzzi Unicem in prima linea per la sostenibilità ambientale

La Regione ha accolto con favore questa iniziativa, sottolineando che il progetto di Monselice "ha dimostrato la capacità di catturare una tonnellata di CO₂ al giorno dai gas di scarico dello stabilimento con un impiego di energia drasticamente ridotto rispetto ai sistemi tradizionali"
MeteoWeb

Un “innovativo progetto pilota” è stato avviato per catturare l’anidride carbonica sprigionata nella produzione del cemento nello stabilimento di Monselice. Realizzato in collaborazione con l’azienda britannica Nuada, specializzata in tecnologie per la cattura della CO₂, il progetto rappresenta un passo fondamentale nella strategia di Buzzi Unicem per ridurre l’impatto ambientale della produzione di cemento e per aumentare la sostenibilità.

I cementifici sono responsabili del rilascio di ingenti quantità di CO₂ durante i processi produttivi, specialmente dalla scomposizione del calcare. Raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 si presenta come una sfida significativa, che non può prescindere dall’implementazione di modalità efficaci di cattura dell’anidride carbonica. In tale contesto, ieri Buzzi Unicem ha presentato il proprio piano di azione durante un incontro con Istituzioni, rappresentanti del territorio, sindacati e associazioni di impresa.

Attualmente, i sistemi industriali disponibili per la cattura della CO₂ si basano principalmente sul riscaldamento e risultano molto energivori. Tuttavia, il progetto avviato nello stabilimento di Monselice si distingue per l’utilizzo di materiali avanzati e della pressione anziché del calore, garantendo un notevole risparmio energetico e costi ridotti.

La Regione ha accolto con favore questa iniziativa, sottolineando che il progetto di Monselice “ha dimostrato la capacità di catturare una tonnellata di CO₂ al giorno dai gas di scarico dello stabilimento con un impiego di energia drasticamente ridotto rispetto ai sistemi tradizionali.” L’assessore regionale al lavoro, Valeria Mantovan, ha aggiunto: “È un modello che va verso l’unica direzione che oggi riteniamo praticabile: quella che consente di coniugare l’efficienza della produzione e la salvaguardia dell’occupazione con la massima tutela dell’ambiente, contemperando sostenibilità economica, sociale e ambientale.”

Lo stabilimento di Monselice, acquisito da Buzzi Unicem nel 2017, conta attualmente oltre 100 addetti, senza considerare l’indotto. Questo progetto rappresenta quindi non solo un passo avanti nella sostenibilità ambientale, ma anche un impegno verso il mantenimento dell’occupazione locale.

Condividi