Le incredibili quantità di pioggia registrate prima e durante l’uragano Helene negli Appalachi meridionali a fine settembre sono state aumentate da un processo noto come “sollevamento orografico” e hanno contribuito a causare inondazioni estreme che hanno ucciso centinaia di persone, lasciando altre centinaia di dispersi. Helene ha scaricato quantità di pioggia “sbalorditive“, tra cui 300-350mm nel South Carolina e in Georgia e 300-400mm in Florida, secondo i dati forniti da Ken Graham, direttore del National Weather Service.
“Ci sono stati diversi fattori che si sono uniti per produrre le piogge estreme iniziate mercoledì sera e giovedì 26 settembre”, ha spiegato Bernie Rayno, capo meteorologo on-air di AccuWeather. Un fattore significativo è stato quello che i meteorologi chiamano “sollevamento orografico”.
Un fronte freddo si era fermato nel Sud-Est degli USA e aveva prodotto oltre 150mm di pioggia sulle montagne prima ancora dell’arrivo di Helene, qualcosa che potrebbe essere stato un “evento precursore“, affermano i meteorologi. Gli eventi precursori portano forti piogge nell’entroterra prima delle tempeste tropicali e degli uragani e sono un nuovo tipo di fenomeno che i meteorologi stanno appena iniziando a studiare.
Successivamente, alimentato dalla ricca umidità del Golfo del Messico, l’uragano Helene stava già producendo forti piogge mentre iniziava a muoversi sulla stessa area. Mentre Helene si dirigeva verso il Tennessee – non una traiettoria tipica per una tempesta tropicale – l’aria tropicale è stata costretta a risalire le montagne. Quando l’aria viene spinta verso l’alto, diventa sempre più umida e provoca un’intensificazione delle precipitazioni. Questa configurazione di “sollevamento” ha reso la pioggia più intensa rispetto a quanto sarebbe stata se l’uragano Helene si fosse spostato su terreni pianeggianti.
Il terreno montuoso negli Appalachi meridionali è noto per causare improvvise alluvioni lampo. Nel caso dell’uragano Helene, i muri d’acqua che si spostano rapidamente a valle e da cui è difficile scappare sono diventati rapidamente mortali. Una volta che le strade sono state spazzate via su un’ampia area e hanno portato via con sé infrastrutture di servizi e comunicazioni, le persone sono rimaste isolate, anche dalle organizzazioni di soccorso e dall’assistenza medica.