L’Uragano Oscar ha lasciato dietro di sé una scia di devastazione nell’isola di Cuba, causando almeno 6 vittime e numerosi danni, prima di dirigersi verso le Bahamas. L’uragano ha toccato terra domenica sera nella provincia orientale cubana di Guantánamo, vicino alla città di Baracoa, con venti sostenuti di 120 km/h, causando allagamenti nelle aree più basse e aggravando una crisi energetica già in corso sull’isola.
I cubani stanno affrontando giorni difficili, con vaste zone dell’isola che registrano blackout estesi da oltre una settimana, lasciando intere comunità senza accesso a elettricità e acqua potabile. L’uragano ha colpito in un momento di grande vulnerabilità per Cuba, peggiorando la situazione per migliaia di famiglie già colpite dai blackout.
Oscar, definito il più piccolo uragano mai registrato con un’area di venti forti di soli 10 km, ha sorpreso molti meteorologi. Secondo Michael Lowry, esperto di uragani, nessuno dei modelli di previsione aveva indicato la possibilità che Oscar potesse intensificarsi fino a diventare un uragano sabato, prima di toccare terra nelle Bahamas. “È raro vedere un errore così colossale nelle previsioni degli uragani,” ha affermato Lowry.
Dopo aver devastato la parte orientale di Cuba, Oscar si è diretto verso le Bahamas. Le autorità locali hanno emesso un avviso per tempesta tropicale per le isole centrali e sudorientali.
Prima di colpire Cuba, l’uragano aveva già causato danni significativi sabato sull’isola di Great Inagua, dove sono state effettuate evacuazioni dopo che diverse abitazioni sono state gravemente danneggiate.
Nel frattempo, al largo della costa meridionale del Pacifico messicano, si è formata la tempesta tropicale Kristy, che attualmente non rappresenta una minaccia per la terraferma. Secondo il National Hurricane Center statunitense, Kristy, con venti sostenuti di 75 km/h, potrebbe intensificarsi fino a diventare un uragano entro mercoledì, ma dovrebbe continuare a muoversi su acque aperte senza colpire aree abitate.