World Pasta Day 2024: carbonara, lasagne e pasta al pomodoro le preferite dagli stranieri in vacanza in Italia

Ne consumiamo 23,3 kg annui pro capite. Un piatto su 4 nel mondo nasce in un pastificio italiano
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Il mondo ne ha sempre più voglia (i consumi totali sfiorano i 14 milioni di tonnellate), ma dappertutto se mangi pasta pensi Italia. Ne siamo i più grandi consumatori, con oltre 23 chili annui pro-capite, ma anche quelli che più di tutti, producendola nei nostri pastifici o preparandola nelle cucine dei ristoranti di 5 continenti, la fanno conoscere al resto del mondo: nel 2023 il 56% della produzione nazionale di pasta italiana è stata destinata all’estero. Parliamo di 2,2 milioni di tonnellate, in pratica 75 milioni di porzioni di pasta italiana che lo scorso anno sono state proposte nelle case e nei ristoranti di quasi 200 Paesi.

Ma è soprattutto in Italia che gli stranieri amano mangiarla, e non è un caso. La cucina italiana (di cui la pasta è tra le portate principali) è nota e amata in tutto il mondo. L’Economist l’ha incoronata nel 2019 come “la più influente al mondo”, davanti alla giapponese e a quella francese. Nel 2022 compaiono ben 10 ricette di pasta nella Top30 della CNN sui “piatti italiani che tutti dovrebbero provare almeno una volta nelle vita” e anche secondo TasteAtlas, guida online di viaggio esperienziale per il cibo tradizionale, la cucina italiana è la migliore del mondo.

Venerdì 25 ottobre si celebra il World Pasta Day 2024, un evento voluto dall’Unione Italiana Food insieme all’International Pasta Organisation (IPO) e che ogni 25 ottobre celebra il piatto simbolo della condivisione e della convivialità, per raccontare e assaporare l’eccellenza italiana, da sempre icona di una buona e sana alimentazione. Come ogni anno, i promotori della Giornata Mondiale della Pasta annunciano la “capitale” dei festeggiamenti dell’edizione in corso: quest’anno è Philadelphia la “capitale” della pasta, città simbolo che sin dagli anni Settanta ha subito l’influenza della cucina italiana e della pasta. Una ricerca di Unione Italiana Food realizzata con Touring Club Italia rivela come la pasta italiana viene amata e consumata dai turisti stranieri nel nostro Paese. L’indagine è stata realizzata su un panel di 100 ristoratori nelle città turistiche più popolari d’Italia per esplorare quali piatti di pasta attirano maggiormente gli stranieri in vacanza e come sta evolvendo il loro legame con la protagonista delle tavole nostrane. Il risultato è “Pasta Journey, il Grand Tour della pasta” una raccolta contenente la Top10 dei piatti di pasta più ordinati dagli stranieri quando vengono in vacanza in Italia, raccontati in ordine di classifica e corredati da ricetta. Il dossier, pensato e realizzato per i turisti in visita nel nostro Paese, è scaricabile in versione digitale, in inglese e in italiano, sul sito www.welovepasta.it.

Carbonara, lasagne e pasta al pomodoro

Ogni anno arrivano da tutto il mondo oltre 40 milioni di turisti nel nostro Paese. Secondo le ultime stime di Istat e Ministero del Turismo, il 2023 ha registrato un record storico e nei primi cinque mesi del 2024, le presenze turistiche straniere hanno rappresentato il 57,6% del totale. Ad attrarli, le bellezze artistiche e culturali, ma anche la gustosissima e irresistibile tradizione culinaria che ci ha reso celebri nel mondo. E la pasta, che è la regina della cucina italiana, è icona e veicolo del turismo nel Belpaese.

Secondo i risultati dell’indagine condotta da Touring Club Italia, oltre 1 ristoratore su 2 (54%) ha dichiarato che tra i propri clienti almeno la metà è straniero e secondo 7 ristoratori su 10 (72%), la cultura enogastronomica della clientela straniera è aumentata. Tra le informazioni più frequentemente richieste dai turisti, al primo posto si posiziona la provenienza degli ingredienti (28%), seguita dalla storia del piatto (25%) e, con un po’ più di stacco, la modalità di esecuzione (14%). Ma quando gli stranieri vengono in Italia, quali sono le ricette di pasta preferite? Amano consumarla secondo tradizione, scoprendo segreti e curiosità del nostro territorio, oppure preferiscono sperimentare le avanguardie culinarie che si proiettano verso il futuro? Intanto, una premessa da non sottovalutare: quando si parla di formati, quello più apprezzato dai turisti stranieri è la pasta lunga, con il 46% delle preferenze, contro un 17% che preferisce la pasta corta e un 38% che non si esprime.

E parlando delle preferenze riguardo alle ricette, la Top10 dei piatti di pasta più ordinati dagli stranieri quando vengono in vacanza in Italia riconferma come capisaldi i piatti storicamente protagonisti della tradizione.

Con valori su una scala tra 0 e 10, sul podio si piazzano gli Spaghetti alla Carbonara (7,8), le Lasagne alla bolognese (7), la Pasta al pomodoro (6,9). La classifica prosegue con Spaghetti alle vongole (quasi a pari merito con la pasta al pomodoro 6,8), Bucatini all’amatriciana (6,7), Spaghetti cacio e pepe (5,3), Tortellini in brodo (4,3), Pasta alla norma (3,8), Trofie al pesto (3,4), Orecchiette con cime di rapa (2,9).

“Più della metà della pasta che produciamo in Italia finisce sulle tavole di tutto il mondo”

“Nella scelta di una meta turistica, ormai, le esperienze enogastronomiche hanno un peso sempre più determinante – spiega Margherita Mastromauro, Presidente dei Pastai Italiani di Unione Italiana Food – Non a caso, è il cibo ad assorbire gran parte del budget dedicato ad una vacanza. La cucina italiana e la pasta, di cui è alimento principe, si confermano i vettori privilegiati per far crescere il turismo in Italia. Inoltre, circa il 56% dei pacchi di pasta prodotti in Italia viene esportato, questo vuol dire che più della metà della pasta che produciamo in Italia finisce sulle tavole di tutto il mondo. Se la pasta italiana gode all’estero di tanto successo e ha un percepito estremamente positivo è merito del saper fare centenario dei pastai italiani. E di chi, sia nei ristoranti italiani nel mondo che a casa nostra, la valorizza in piatti che trasmettono il piacere e la gioia del mangiare mediterraneo”.

World Pasta Lovers

È un alimento amato in tutto il mondo e l‘Italia è leader per la produzione (con oltre 3,9 milioni di tonnellate, -1,9% sul 2022), davanti a USA, Turchia e Egitto, con un fatturato di 8,1 miliardi di euro (+5,4%). Siamo anche i primi consumatori, con 23,3 kg pro-capite annui (per un consumo totale nazionale di oltre 1,7 milioni di tonnellate), davanti a Tunisia (17), Venezuela (15) Grecia (12,2) e Perù (9,9 Kg). La quota export pesa il 56% sul totale della produzione, con oltre 2,2 milioni di tonnellate di pasta esportata (-3,7%) e un valore di 3,8 miliardi di euro (+3%). Praticamente, più della metà della pasta che produciamo, finisce sulle tavole di tutto il mondo. 

#WorldPastaDay

Per la Giornata Mondiale della Pasta non poteva mancare il coinvolgimento dei social: usando l’hashtag ufficiale #WorldPastaDay e menzionando gli account social di WeLovePasta.it (FB / X / IG) food lover, giornalisti, chef e blogger di tutto il mondo saranno invitati a festeggiare cucinando il loro piatto di pasta del cuore: il protagonista resta l’amore universale per la pasta.

Inoltre, venerdì 25 ottobre, dalle ore 11 alle 13, sul canale X di WE LOVE PASTA (@welovepasta_it) e sul canale X di IPO (@Int_Pasta_Org) sarà possibile prendere parte al live dedicato al World Pasta Day, tra curiosità e nuove tendenze. L’anno scorso sono stati pubblicati oltre 60 mila contenuti sui social con l’hashtag #WorldPastaDay, ispirati alla pasta. Giunto alla 26esima edizione, il World Pasta Day è promosso da Unione Italiana Food e International Pasta Organisation.

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