Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha espresso un chiaro rifiuto a qualsiasi discussione riguardante la costruzione di una centrale nucleare nel sito di Marghera, sottolineando che “il mondo è grande, Venezia la prenderei in considerazione per ultima“. In un’affermazione netta, Zaia ha aggiunto: “Non perchè è meglio che la facciano nel giardino altrui“, precisando che “in questa fase storica penso che Venezia non abbia bisogno di un ulteriore dibattito e di un ulteriore progetto“.
Il governatore ha messo in evidenza la necessità di concentrarsi sulla riconversione verso energie pulite, affermando che “l’impatto di questa proposta sarebbe assolutamente devastante“. Anche se ha definito la sua posizione come “personale“, ha chiarito di essere completamente “contrario” all’iniziativa.
L’altolà di Zaia è stato lanciato durante un punto stampa a Palazzo Balbi. “Il tema della comunicazione per Venezia è fondamentale“, ha dichiarato. “Premesso che abbiamo ereditato Marghera dalla storia e che se potessimo riavvolgere il nastro nessuno di noi insedierebbe un petrolchimico vicino a Venezia“, ha ragionato Zaia. Ha continuato dicendo che “io rispetto le idee di tutti, perchè non siamo nemmeno al riscaldamento a bordo campo e nemmeno sul pullman che ci porta allo stadio, siamo ancora a casa in cameretta a farci la borsa“.
Tuttavia, ha avvertito: “Penso che il dibattito su Venezia sia assolutamente delicatissimo, perchè la comunicazione che daremo è che Venezia vuol fare una centrale NUCLEARE, con tutti gli annessi e connessi. Non illudiamoci che non parta un dibattito importante su questo“.
In un successivo approfondimento, Zaia ha rivelato di aver discusso dell’argomento con il consigliere regionale della Lega, Alberto Villanova, il quale ha sollevato questioni cruciali riguardo all’eventuale insediamento della centrale nucleare a Marghera. “Ad oggi, il NUCLEARE risulta essere la tecnologia sulla quale indirizzarci per costi e benefici“, ha spiegato Zaia. “Con il consigliere Villanova ci ho anche parlato, ha avuto un atteggiamento prudente e poi ha posto il problema dell’utilizzo e la destinazione dell’energia. Io mi fermo un po’ prima“, ha concluso il presidente veneto.