Il 26 novembre 2018 la sonda NASA InSight compie un passo storico nell’esplorazione di Marte, atterrando con successo sulla superficie marziana. La missione, progettata per studiare l’interno del Pianeta Rosso, ha avuto un impatto fondamentale sulla nostra comprensione del suo interno e della sua geologia.
InSight, che sta per “Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport“, è equipaggiata con una serie di strumenti all’avanguardia, tra cui un sismometro per rilevare terremoti marziani (o “marsquakes”) e un dispositivo per misurare il flusso di calore proveniente dal sottosuolo. Questi dati sono cruciali per svelare i segreti della formazione del pianeta e delle sue caratteristiche geologiche.
Il suo atterraggio, avvenuto nel sito scelto chiamato “Elysium Planitia“, ha segnato il raggiungimento di un obiettivo fondamentale: ottenere informazioni dettagliate sulla crosta, il mantello e il nucleo di Marte, elementi ancora poco conosciuti. Dopo un ingresso atmosferico delicato e una discesa di circa 6 minuti, InSight è riuscita a operare correttamente, trasmettendo i primi dati utili.
A seguito di importanti tempeste di polvere che ne hanno ostacolato l’operatività coprendo i pannelli solari ed impedendone la ricarica, il lander ha smesso di comunicare con la terra il 15 dicembre 2022. La NASA ha dichiarato la fine della missione il 21 dicembre 2022.