Oltre il 60% degli italiani con malattie reumatologiche abbandona il lavoro

In Italia, oltre 5 milioni di persone, quasi il 10% della popolazione nazionale, sono affette da una delle oltre 150 patologie reumatologiche
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La diagnosi di una malattia reumatologica ha un impatto diretto e negativo sulla qualità della vita delle persone colpite. Infatti, oltre 7 su 10 (70,9%) degli intervistati hanno dovuto cambiare e/o modificare il proprio progetto di vita in seguito alla diagnosi. Questo fenomeno è particolarmente pronunciato tra coloro che hanno ricevuto la diagnosi prima del 2000, con punte che superano l’80% (83,3%). Questo anno rappresenta un importante spartiacque per le cure in reumatologia, grazie all’introduzione dei farmaci biologici tra le opzioni terapeutiche.

I principali ambiti in cui si evidenziano questi cambiamenti includono il lavoro, dove più di 6 persone su 10 (60,8%) con una patologia reumatologica sono state costrette ad abbandonare o ridurre l’attività lavorativa. Anche lo sport e le relazioni affettive ne risentono, con il 38,9% e il 32,8% rispettivamente. In particolare, più della metà del campione (56,6%) ha dichiarato di aver riscontrato problemi nelle relazioni con il partner a causa della diagnosi, con effetti diretti sui rapporti sessuali, dove oltre 3 persone su 4 (79,4%) hanno avuto difficoltà.

Fortunatamente, queste problematiche hanno portato a una separazione con il partner in meno di un caso su 5 (17,1%). In generale, il 48,9% delle persone con una delle oltre 150 patologie reumatologiche ha riferito un peggioramento della qualità della vita dopo la diagnosi, percentuale che sale al 53,2% nella fascia di età compresa tra i 65 e i 75 anni.

Questi dati emergono dall’indagine “Vivere con una patologia reumatologica“, promossa da APMARR – Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare APS ETS, in collaborazione con l’istituto di ricerca WeResearch. Lo studio è stato condotto su un campione nazionale di 1.627 persone, comprendente 274 pazienti con patologie reumatologiche, 100 caregiver e 1.253 individui della popolazione generale non colpiti da queste malattie.

In Italia, oltre 5 milioni di persone, quasi il 10% della popolazione nazionale, sono affette da una delle oltre 150 patologie reumatologiche, che rappresentano la seconda causa principale di disabilità in Europa, subito dopo le malattie cardiovascolari. L’indagine è parte delle iniziative per celebrare il 40° anniversario di APMARR.

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