Migliaia di agricoltori protestano a Londra contro il governo: “siamo stati traditi” | FOTO

Nel mirino delle proteste, una modifica alla tassa di successione molto penalizzante per il settore rurale del Paese
  • protesta agricoltori londra regno unito
    Foto di Tolga Akmen / Ansa
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Mercoledì 19 novembre, trattori hanno pacificamente occupato la zona fra Westminster e Whitehall, cuore delle istituzioni del Regno Unito. Migliaia di agricoltori britannici, infatti, hanno protestato contro la manovra finanziaria d’autunno del governo laburista di Keir Starmer. Le proteste si concentrano in particolare contro una modifica alla tassa di successione molto penalizzante per il settore rurale del Paese. Per decisione della cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves, l’esenzione totale prevista sulle proprietà agricole una volta che devono essere trasferite come eredità è stata limitata a un milione di sterline (1,2 milioni di euro) e a partire dall’aprile 2026 si pagherà sul valore eccedente un’imposta del 20%, con ingenti esborsi di denaro previsti per una categoria già colpita negli ultimi anni da diversi problemi, inclusi i controlli doganali introdotti dopo la Brexit.

La National Farmers’ Union (NFU), il sindacato dei coltivatori, ha accusato il governo di “tradimento“, in quanto prima della vittoria elettorale di luglio il Labour aveva assicurato di non voler modificare l’imposta di successione. “L’impatto umano di questa politica è semplicemente inaccettabile, è sbagliato”, ha detto il Presidente della NFU Tom Bradshaw agli agricoltori riuniti per la lobby di massa. “Sta distruggendo la sicurezza alimentare del Regno Unito”. Bradshaw è stato applaudito dagli agricoltori quando ha avvertito che le misure governative, fra cui gli aumenti nei contributi previdenziali, insieme ad un mercato al dettaglio competitivo, avrebbero fatto aumentare i prezzi dei generi alimentari.

La cancelliera, tuttavia, ha difeso la misura, sostenendo che è necessaria per sostenere le spese dei servizi pubblici, a partire dalla sanità.

C’è da dire che gli agricoltori britannici sono raramente militanti come i loro vicini europei, e la Gran Bretagna non ha mai assistito a proteste su larga scala come quelle che hanno bloccato le città in Francia e in altri Paesi europei. Ora, però, gli agricoltori dicono che intensificheranno le loro azioni se il governo non li ascolterà.

L’intervento di Elon Musk

Nella polemica è intervenuto anche Elon Musk, già molto critico la scorsa estate del governo Starmer per la gestione dei disordini scatenati dai gruppi dell’ultradestra nelle strade delle città inglesi. Su X, Musk ha paragonato l’esecutivo laburista all’Unione Sovietica di Stalin dopo la decisione di colpire gli agricoltori.

Starmer: “il governo non è impegnato in una guerra di classe”

Il governo laborista “non è assolutamente” impegnato in una guerra di classe, ha affermato il Primo Ministro britannico, Keir Starmer, intervistato dall’emittente televisiva “Sky News” riguardo le proteste degli agricoltori. Starmer ha riferito ai giornalisti al G20 di Rio de Janeiro che il governo sta adottando un “approccio equilibrato” per finanziare i servizi pubblici e ha invitato gli agricoltori a riflettere su quanti fondi servono per scuole e ospedali nelle comunità rurali. Alla domanda se stesse conducendo una guerra di classe contro i più ricchi, Starmer ha risposto a “Sky News”: “non è assolutamente questo che stiamo facendo. È un approccio equilibrato. Dobbiamo far fronte al buco nero lasciato dal governo precedente”.

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