Il ministero dell’Energia e delle miniere dell’Algeria ha deciso di porre fine alle sovvenzioni generalizzate sui prezzi del gas naturale, introducendo una nuova politica che coinvolgerà i grandi consumatori industriali. L’obiettivo è di ridurre il peso delle sovvenzioni sul bilancio statale, mantenendo inalterati i prezzi per le famiglie e per i piccoli investitori. Secondo quanto riportato dal quotidiano “El Watan”, il provvedimento prevede che i prezzi del gas per i principali utilizzatori – sia aziende nazionali che straniere – saranno fissati attraverso trattative dirette con Sonelgaz, l’ente statale dell’energia. La nuova politica tariffaria verrà implementata gradualmente a partire dal 2025, con l’introduzione di soglie di consumo annuale oltre le quali il prezzo del gas sarà negoziato.
La riforma ha espresso che il limite iniziale sia di 200 milioni di metri cubi annui per il periodo 2025-2026, per poi abbassarsi a 100 milioni di metri cubi nel biennio 2027-2028 e infine a 40 milioni di metri cubi dal 2029. Questa riduzione progressiva delle soglie aprirà la strada verso un regime di prezzi più orientato al mercato, per adeguarsi meglio ai costi reali di produzione e incoraggiare un uso più sostenibile delle risorse energetiche nazionali. Il ministero algerino ha specificato che, per i clienti già esistenti, l’applicazione di queste tariffe negoziate avverrà sulla base delle quantità di gas consumato durante l’anno precedente. Per i nuovi clienti, invece, il calcolo si baserà su tempi previsionali per l’anno in corso o per l’anno successivo, a seconda dei casi. Questa misura segue le disposizioni della legge numero 19-13 del 2019 che regola le attività legate agli idrocarburi, in particolare l’articolo 146, che autorizza la revisione della politica di sovvenzioni statali in campo energetico.
I prezzi
Il cambiamento si colloca in un contesto di crescente consumo interno di gas naturale, mentre i prezzi applicati a livello nazionale rimangono lontani dai reali costi di produzione. Il ministero ha sottolineato come l’eccessiva differenza tra costo e prezzo abbia comportato un ascensore onere finanziario per il Tesoro pubblico, stimato in circa 20 miliardi di dinari (140 milioni di euro), soprattutto per le sovvenzioni su elettricità e gas. Il ministro dell’energia e delle miniere ha ribadito la necessità di adeguare i prezzi per i grandi consumatori, in un’ottica di maggiore sostenibilità economica e ambientale.
Inoltre, secondo quanto affermato dal ministero, il provvedimento vuole incoraggiare un uso più efficiente del gas da parte delle industrie e stimolare investimenti nel settore energetico, rafforzando il ruolo di Sonelgaz nella gestione delle risorse. La riforma non coinvolgerà invece i consumatori domestici e le piccole imprese, che continueranno a beneficiare dei prezzi sovvenzionati come misura di sostegno sociale.