L’Europa orientale sta assistendo a un’importante evoluzione meteorologica, come visibile dall’osservazione satellitare, di un vasto strato di nubi basse che si estende dalla Russia sud-occidentale fino alla Polonia, Germania settentrionale e parte dell’Ucraina. Questa copertura nuvolosa segnala la formazione di intense inversioni termiche, fenomeni tipici delle aree sottoposte a condizioni anticicloniche persistenti.
L’anticiclone in sviluppo tra la Russia europea e la Siberia occidentale, caratteristico di questa stagione, sta creando un ambiente favorevole a queste inversioni termiche, poiché determina una forte stabilità atmosferica e cieli sereni. Tali condizioni favoriscono il rapido raffreddamento notturno del suolo per irraggiamento, che raffredda l’aria negli strati più bassi. Quest’aria fredda rimane intrappolata sotto strati di aria più calda, creando così l’inversione.
La formazione dell’anticiclone russo-siberiano può rappresentare un cambiamento nel pattern meteorologico su scala continentale. Questo sistema di alta pressione, particolarmente intenso tra settembre e aprile, raggiunge spesso la sua massima forza in inverno e può influenzare il clima di gran parte dell’emisfero settentrionale. Storicamente, l’Orso Polare è stato in grado di espandersi fino a influenzare il Mediterraneo, portando freddo intenso e neve anche in Italia.
Attualmente, sembra possibile che l’anticiclone russo-siberiano possa spingersi verso ovest, coinvolgendo gradualmente anche l’area mediterranea. Se ciò accadesse, ci si aspetterebbe un periodo di tempo molto freddo, con possibili episodi nevosi sulle regioni adriatiche e di gelo, specialmente nelle pianure soggette a inversioni termiche.
Tuttavia, è importante ricordare che le previsioni a medio-lungo termine possono essere incerte. La dinamica atmosferica è estremamente complessa e variabile, e anche lievi cambiamenti possono alterare la traiettoria dell’anticiclone. Per questo motivo, sarà necessario monitorare l’evoluzione del sistema nei prossimi giorni per valutare con maggiore precisione le sue potenziali conseguenze sul Mediterraneo.
In sintesi, la situazione suggerisce un possibile avvicinamento dell’Anticiclone Russo-Siberiano nei pressi del Mediterraneo, con condizioni prevalentemente gelide, ma è prudente mantenere un approccio cauto e seguire i successivi aggiornamenti per confermare questa tendenza.