Allerta meteo, ‘maltempo’ anticiclonico: l’inquinamento aumenta con l’inversione termica

Nelle aree pianeggianti, in particolare, questa condizione favorisce l’accumulo di sostanze inquinanti come polveri sottili e gas nocivi, peggiorando significativamente la qualità dell’aria
MeteoWeb

Negli ultimi giorni, un’anomala configurazione meteo-climatica ha portato temperature più elevate rispetto alla media stagionale, con una curiosa inversione: le zone montane risultano più calde rispetto alle pianure. Questo fenomeno è legato a un’inversione termica, una condizione atmosferica in cui la temperatura, invece di diminuire con l’altitudine, aumenta. Questo blocco termico ostacola i moti verticali dell’aria, creando una situazione di stabilità che impedisce il rimescolamento tra gli strati atmosferici.

Quando si verifica un’inversione termica, l’aria più fredda rimane intrappolata negli strati più bassi, limitando la dispersione di umidità e inquinanti. Nelle aree pianeggianti, in particolare, questa condizione favorisce l’accumulo di sostanze inquinanti come polveri sottili e gas nocivi, peggiorando significativamente la qualità dell’aria. In questi contesti, il ristagno di agenti inquinanti si unisce all’umidità presente, favorendo la formazione di nebbia densa, che riduce la visibilità e rende l’atmosfera sgradevole e opprimente.

Concentrazione di PM 2.5

La stabilità atmosferica dovuta all’inversione termica non solo incide sulla qualità dell’aria, ma pone anche rischi per la salute, soprattutto per le persone vulnerabili come bambini, anziani e chi soffre di patologie respiratorie. L’accumulo di particolato e di altri inquinanti può aggravare malattie croniche e aumentare la probabilità di problemi respiratori acuti.

L’anomalia termica attuale, oltre ad essere un fenomeno interessante dal punto di vista meteorologico, mette in luce l’importanza del monitoraggio dell’aria e della gestione degli inquinanti nelle aree urbane e pianeggianti. In assenza di eventi meteorologici che favoriscano il ricambio dell’aria, come piogge o venti, la qualità dell’ambiente rimane compromessa, richiedendo misure preventive e l’adozione di comportamenti che limitino l’impatto inquinante.

Questo scenario climatico anomalo, con temperature più miti in montagna rispetto alla pianura, evidenzia l’impatto diretto che la configurazione atmosferica può avere sia sulla qualità dell’aria che sul benessere della popolazione, sottolineando la necessità di azioni mirate per ridurre le emissioni inquinanti, soprattutto in condizioni di stabilità atmosferica prolungata.

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