Sono passati esattamente due settimane dall’ultima alluvione che ha investito l’Emilia Romagna, colpendo più duramente il Bolognese. Nel capoluogo, è stata l’esondazione del Ravone a provocare i danni maggiori dopo piogge eccezionali cadute nell’arco di poche ore su un territorio già provato da piogge abbondanti nei giorni precedenti. E ancora oggi, a due settimane dall’alluvione, ci sono testimonianze di quanta pioggia sia caduta sul territorio a metà ottobre. Federico Grazzini, meteorologo senior presso ARPAE Emilia-Romagna, condivide su Facebook le immagini dell’acqua del bacino del Ravone. “Dopo quindici giorni dell’alluvione, il bacino del Ravone continua a buttar giù acqua anche dai più piccoli e nascosti rivoletti. Incredibile quanta acqua possa essere contenuta nel suolo e nelle falde acquifere”, ha scritto Grazzini.