“Due anni fa l’alluvione e le frane che colpirono Casamicciola, a Ischia, provocarono 12 vittime e oltre 400 sfollati. Una tragedia che vide gli italiani stringersi attorno agli abitanti dell’Isola e una immediata reazione del governo Meloni che avviò rapidamente il processo di ricostruzione, complesso e difficile“: è quanto ha affermato il Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci. “In questa ricorrenza abbraccio sentitamente i familiari delle vittime e voglio ribadire che nessun territorio nella nostra Italia è a rischio ‘zero’. Solo attraverso una costante prevenzione e un consumo di suolo responsabile e rispettoso si potranno mitigare gli effetti delle calamità cui siamo sempre più esposti. È un tema che deve coinvolgere tutti: istituzioni, privati, adulti e bambini, per iniziare un lungo lavoro che può e deve cambiare la nostra visione, per andare oltre le ‘emergenze’“.
“È stato un momento tragico, 12 vittime, una devastazione, è stato forse il primo evento di una serie di eventi che ci testimonia quanto il tema della protezione ambientale, della riduzione del rischio idrogeologico, insieme al cambiamento climatico oggi diventa una delle sfide più significative anche per le comunità locali, la ricostruzione sta procedendo con grande attenzione“: queste le parole del sindaco della città metropolitana di Napoli Gaetano Manfredi, a margine di un evento a Napoli, in riferimento al secondo anniversario dell’alluvione che ha colpito il comune di Casamicciola Terme, ad Ischia (Napoli). “Noi come città metropolitana abbiamo messo in campo tutte le risorse che servivano per le parti di nostra competenza. È una sfida importante che testimonia ancora di più quanto sia fondamentale anche per le comunità locali, per i sindaci e le città metropolitane avere poteri e risorse per la gestione del territorio“. Manfredi ha ricordato che “i sindaci ogni giorno devono affrontare queste emergenze, non hanno né le risorse né i poteri, soprattutto nel settore del rischio idrogeologico c’è una sovrapposizione di poteri che spesso paralizza le attività. Questo credo sia un tema da affrontare peer chiarire bene quali sono le responsabilità e avere anche una catena di comando più efficiente“, conclude Manfredi.
“Ricordiamo il 26 novembre di due anni fa con un senso di vicinanza profonda verso la comunità dell’isola d’Ischia e, in particolare di Casamicciola, segnata da un evento che ha lasciato una cicatrice indelebile anche nel cuore della Protezione Civile della Regione Campania e di tutti noi. La frana di quella giornata resta un momento di grande dolore“: così la Protezione civile della Regione Campania, in ricordo della frana del 26 novembre 2022 a Casamicciola Terme, sull’isola d’Ischia. “Alla notizia del disastro le nostre organizzazioni di volontariato furono mobilitate senza esitazione, superando le avversità di un mare in tumulto che minacciava di isolare ancor di più Casamicciola. Riuscimmo a non far mancare, nonostante le avversità meteo, l’infaticabile solidarietà di oltre 600 volontari della Protezione civile giunti da ogni angolo della Campania, affiancati dai nostri tecnici regionali. L’esperienza ci insegna che, di fronte a emergenze che colpiscono territori tanto unici, dobbiamo essere pronti e capaci di fronteggiare ogni ulteriore ostacolo. La decisione di incrementare il finanziamento dei Piani di Protezione Civile sovracomunali, con un bando da 15 milioni di euro in pubblicazione, risponde a questa esigenza: consentire a comunità territorialmente vicine di agire con prontezza e efficacia organizzativa, potenziando così la capacità di risposta del nostro sistema di protezione civile“. Nei mesi successivi alla tragedia, prosegue la Protezione civile regionale della Campania, “la Regione Campania ha intrapreso importanti iniziative di prevenzione non strutturale, tra cui spicca, a partire dal marzo 2023, la collaborazione con la Struttura commissariale ed il Comune di Casamicciola per la realizzazione di un centro di monitoraggio per il controllo in tempo reale delle criticità idrogeologiche dell’isola, una mossa fondamentale per anticipare eventuali future emergenze. Questo sforzo si affianca al supporto dato per la pianificazione d’emergenza intercomunale per l’intera isola, nonché per la formazione e attivazione di un presidio territoriale, strategico nella prevenzione e gestione dei rischi che derivano da eventi naturali. È una valutazione sulla percezione del rischio e sul rischio residuo, nonostante i tanti interventi di prevenzione strutturale realizzati dalla Struttura commissariale. È una riflessione sulla crescita e sulla resilienza, valori che ci guidano nel nostro impegno a proteggere la Campania e i suoi abitanti. Oggi, nella giornata del ricordo, commemoriamo le 12 vittime, consci del cammino percorso e della strada che ancora ci attende“.