Alluvione Piemonte, Alba celebra sindaci ed eroi del fango del ‘94

Nel trentennale dell’alluvione in Piemonte, la Regione premia i protagonisti della tragedia del '94
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Ricordare l’alluvione che 30 anni fa nel novembre 1994 colpì il Piemonte, fare il punto sul contrasto al dissesto idrogeologico e coinvolgere la cittadinanza sui temi della prevenzione. Sono i temi al centro dell’incontro svoltosi oggi ad Alba, nel Cuneese, promosso dalla Regione Piemonte nel corso del quale sono state ricordate le vittime e sono stati ringraziati i sindaci, gli amministratori locali e i tanti volontari che si adoperarono in prima linea per portare aiuto, salvare tante vite e che lavorarono nei mesi successivi per consentire ai territori colpiti di risollevarsi. A consegnare i riconoscimenti il Presidente della Regione Alberto Cirio, il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, e l’assessore regionale alla Protezione Civile Marco Gabusi.

In Piemonte abbiamo una Protezione Civile di alto livello qualitativo e oggi vogliamo ricordare chi è stato protagonista di quei tragici momenti di 30 anni fa’‘, ha sottolineato Cirio ricordando che allora 22enne, munito di pala, andò anche lui, come molti altri, a spalare il fango alla Ferrero. ”La Protezione Civile piemontese è costituita da persone che studiano e si preparano – ha proseguito – e quando il Governo ha bisogno, chiama e il Piemonte risponde, perché la nostra Regione è sempre a disposizione dei sindaci per tutelare il territorio e soccorrere chi ha bisogno’‘.

Dalla tragica alluvione del 1994 sono trascorsi 30 anni, durante i quali abbiamo acquisito conoscenze fondamentali e messo in campo opere strategiche per la difesa del suolo. Abbiamo sviluppato e rafforzato sistemi di allertamento che ci permettono di essere oggi più sicuri e preparati – ha aggiunto Gabusima ciò che rende unica la nostra regione è il valore umano della nostra Protezione Civile: uomini e donne che, con dedizione e coraggio, garantiscono un impegno costante e instancabile”.

Musumeci: “prevenzione sia priorità della Protezione Civile”

Il Ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, in un intervento video ha evidenziato che c’è ‘‘la necessità e il dovere etico, nonché la responsabilità politica, di trarre da questa esperienza una lezione e acquisire ogni elemento utile affinché la nostra condotta di oggi non ci riporti a quelle tragedie. L’alluvione del Piemonte insegna come si deve operare in condizioni di emergenza, quanto sia importante il coordinamento di ogni soggetto coinvolto ma anche l’importanza della prevenzione. Allora si guardava principalmente alla gestione dell’emergenza mentre oggi, dopo tanti anni abbiamo il dovere di interrogarci su cosa non funzionò. Il Governo ritiene che la prevenzione sia la priorità della Protezione Civile, e bisogna lavorare affinché i cittadini abbiano la consapevolezza di vivere in un territorio fragile, che abbiamo il dovere di attrezzare per renderlo meno esposto e meno vulnerabile all’inclemenza del tempo”.

Pichetto: “non sono più eventi eccezionali”

In un video messaggio, il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto ha sottolineato che “questa ricorrenza avviene mentre si susseguono sciagure simili in varie zone del nostro Paese ed in Europa. Non sono più eventi eccezionali, bensì una normalità climatica, che ci impone un cambio di passo assoluto. Occorre attuare tutte le azioni necessarie per mettere in sicurezza i luoghi più fragili, ma anche rendere non vulnerabili i territori considerati sicuri. Per questo, il PNRR ha previsto lo stanziamento di 2,5 miliardi di euro, di cui 1,5 già assegnati, che si aggiungono ai quasi 2 miliardi messi a disposizione dal Ministero dell’Ambiente nel 2024, per Regioni e Comuni. Abbiamo chiesto che la Finanziaria 2025 stanzi ulteriori 2,5 miliardi di euro, il che significa un aumento del 35% rispetto all’anno precedente”.

L’intervento di Ciciliano

Presente in sala il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabio Ciciliano: ‘‘quando trent’anni fa il Piemonte fu colpito da quella tremenda alluvione, il Servizio nazionale di Protezione Civile era stato istituito solo due anni prima – ha ricordato – è su questo evento che il volontariato organizzato ha iniziato a formarsi e da quel momento ha accompagnato e sostenuto il Paese nel superamento di ogni calamità naturale. Da quell’evento ad oggi, abbiamo compiuto tutti insieme un cammino di crescita che ha portato il sistema italiano ad essere un modello in tutto il mondo”.

A concludere la cerimonia la consegna di una targa e di una medaglia di ringraziamento agli amministratori che nel 1994 registrarono vittime sul proprio territorio e al sistema di coordinamento della Protezione Civile piemontese.

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