Il numero delle persone disperse nelle inondazioni che il 29 ottobre hanno colpito la provincia di Valencia è salito a 93, secondo i dati del Centro di Integrazione di Dati (Cid) riportati dal Tribunale Superiore di Giustizia di Valencia. Questo dato si riferisce alle denunce “attive” presentate dai familiari dei dispersi alle autorità, ma potrebbe non rappresentare il totale dei dispersi poiché potrebbero esserci persone non ancora segnalate. Inoltre, il numero deve essere confrontato con le vittime recuperate ma ancora non identificate, che, alla data di ieri, ammontavano a 54.
Il Ministro della Sanità, Monica Garcia, ha riferito di “alcuni casi di gastroenterite” nei comuni colpiti dalla catastrofe, attribuibili alle acque stagnanti causate dalla DANA. Nei suoi interventi ripresi dai media locali, Garcia ha assicurato che il ministero sta lavorando in stretto coordinamento con l’assessorato alla Sanità del governo regionale valenciano per condurre un monitoraggio approfondito delle aree colpite e implementare un protocollo per la diagnosi precoce delle malattie infettive.
Il governo spagnolo ha fornito oggi un aggiornamento sulla situazione dei territori colpiti: è stato riferito che al momento i decessi confermati sono 219 di cui 211 registrati nella regione di Valencia, 7 in Castiglia-La Mancia e 1 in Andalusia. Sono state soccorse in totale 36.605 persone di cui 33 nelle ultime 24 ore. I comuni colpiti sono 78, di cui 75 valenciani, 2 in Castilla-La Mancha e uno in Andalusia. Il governo ha riferito che attualmente nelle zone alluvionate sono dispiegati 8.005 militari di cui 2.103 appartenenti all’Unità di emergenza e sono inclusi 16 psicologi e psichiatri. Sono poi operativi 9.200 agenti in totale tra polizia e guardia civil. La fornitura di energia elettrica è stata ripristinata, anche se sono state segnalate possibili interruzioni temporanee.