Il Ministro per le Politiche territoriali spagnolo, Angel Víctor Torres, comparendo davanti al Congresso dei deputati per informarlo della gestione dell’alluvione del 29 ottobre da parte del governo spagnolo, ha ricordato che spettava alle autorità regionali di Valencia inviare l’allerta meteo alla popolazione. Torres ha ripercorso cronologicamente i fatti del 29 ottobre. Il Ministro ha affermato che già il 24 ottobre l’Agenzia meteorologica spagnola aveva previsto il fenomeno della DANA (goccia fredda in italiano). “Domenica 27 ha emesso un avviso speciale per fenomeno avverso, e il 29 ottobre alle 7:31 del mattino” ha elevato l’allerta da “arancione a rossa“. “Alle 9:41 del mattino già tutta la provincia di Valencia era in allerta rossa” che significa “pericolo straordinario“, ha detto Torres. “Questi avvisi sono stati resi pubblici e trasmessi ai servizi di protezione civile regionale“, ha aggiunto, ricordando che a questi spettava inviare l’allerta alla popolazione.
“La Confederazione idrografica di Júcar alle 12:07 informa dell’incremento del flusso nella Rambla del Poyo”, ha proseguito il Ministro, sottolineando che non attivò né disattivò allerte in quanto non è di competenza dell’organismo. “Alle ore 15, il governo regionale chiede l’intervento dei militari della Ume solo a Utiel, e si convoca per le 17 il Cecopi, ovvero l’organo che dirige l’emergenza. Alle 19:17 si attiva il livello di emergenza 2 per tutta la provincia di Valencia e poco dopo le 20 si invia l’allerta” sui cellulari della popolazione, ha aggiunto il Ministro. “Alle 20:36” le autorità regionali chiedono “l’intervento dei militari dell’Ume in tutta la provincia di Valencia”, ha affermato Torres, sottolineando che a quell’ora c’erano già “importanti piogge e inondazioni e la situazione era drammatica”.