Alluvione Spagna, difficoltà di accesso per i militari: “servono macchinari speciali”

Altri militari hanno raggiunto la Spagna dopo l'alluvione ma continuano a verificarsi problemi di accesso
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Il ministro della Difesa spagnola, Margarita Robles, ha assicurato che “i militari sono in tutte le località dove si sono verificati danni” causati dalla Dana che ha devastato l’est del paese e con particolare virulenza la Comunità Valenciana. Tuttavia, in un’intervista a ‘Ondacero’ riportata da Europa Press, il ministro ha chiarito che “alcune aree specifiche non possono essere raggiunte perché è molto difficile, ma ci stiamo lavorando. Servono macchinari speciali”, ha sottolineato la ministra nel corso dell’intervist. “Ci vorrà tempo” ma “i militari stanno arrivando anche lì.”

Interpellata invece sul numero dei dispersi – alcuni media parlano di 1.900 dispersi sulla base di un verbale della riunione d’emergenza del Centro di Coordinamento Operativo Integrato-, Robles ha sottolineato che al ministero non è stato comunicato nulla a riguardo e che al momento “non sappiamo” il numero delle persone scomparse. Robles ha spiegato che sono schierati 2.000 soldati provenienti da tutti i rami delle Forze Armate e ha constatato che pochi minuti fa due elicotteri da trasporto sono partiti da Colmenar (Madrid) con materiale e cibo.

“L’impegno dell’esercito è totale e assoluto; noi saremo lì tutto il tempo necessario”, ha affermato, aggiungendo poi che il numero dei militari schierati aumenterà nei prossimi giorni. Riguardo allo sviluppo degli eventi e alle decisioni della Comunità Valenciana all’inizio di questa crisi, il ministro ha dichiarato che è stata la Direzione dell’Emergenza, sotto il comando regionale, a decidere. “Tutti sono rimasti sopraffatti dalla grandezza” dell’evento, ha detto, sottolineando che il presidente Mazón ha poi chiesto più soldati sul posto.

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