Alluvione Spagna, Sanchez annuncia un piano di aiuti di oltre 10 miliardi

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un pacchetto di misure e la dichiarazione dello stato di crisi per l’alluvione in Spagna
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Nella Comunità Valenciana, ci sono ancora persone disperse da localizzare, case e aziende distrutte e molte persone che soffrono di gravi carenze. Lo ha detto il Premier spagnolo, Pedro Sanchez, al termine Consiglio dei Ministri per riferire sulle misure a contrasto dei danni provocati dalla terribile alluvione. Il Premier ha annunciato che il Consiglio dei Ministri ha approvato un pacchetto di misure e la dichiarazione dello stato di crisi.

“Nelle ultime 72 ore abbiamo fatto passi avanti importanti, ma sappiamo” che questi “non sono sufficienti, ci sono ancora dei dispersi, case e negozi distrutti e molta gente con necessità” urgenti, “per questo continuiamo a lavorare senza distrazione, con più sforzo affinché torni la normalità in tutti i luoghi” colpiti dalle alluvioni, ha detto Sanchez. Il Premier ha riferito che al momento sono dispiegati 14.898 tra militari, agenti della Polizia e della Guardia Civil, che nelle ultime 72 ore sono stati effettuati 1.300 nuovi salvataggi, distribuiti 95mila litri di acqua in bottiglia e 18.500 razioni alimentari. È stata ripristinata l’energia elettrica nel 98% delle case colpite, e sono state ripristinate il 68% delle linee telefoniche interrotte. Sono stati riparati 40km di strade e 74km di linee ferroviarie.

Annunciato un piano di aiuti di oltre 10 miliardi di euro

Sanchez ha annunciato un piano di aiuti del valore di 10,6 miliardi di euro per far fronte alle conseguenze delle alluvioni che hanno colpito la Spagna e per la ricostruzione delle zone devastate. ”Un piano simile a quello messo a punto durante la pandemia” di Coronavirus, ha annunciato Sanchez, sottolineando che la differenza è che ora anche le famiglie potranno usufruire degli aiuti. Nel corso di una conferenza, Sanchez ha infatti spiegato che privati, imprese e istituzioni potranno usufruire di aiuti diretti, esenzioni fiscali e moratorie, nonché di garanzie, riferisce El Mundo.

Si tratta di ”un primo piano di misure per aiutare le persone colpite nei 75 comuni colpiti dalla Dana in Andalusia, Valencia e Castilla La-Mancha”, ha spiegato il Premier, precisando che ”il piano prevede tre fasi: la prima è la risposta immediata, la seconda è la ricostruzione delle aree colpite e la terza è la fase di rilancio e trasformazione per adattare Valencia all’emergenza climatica che colpisce il Mar Mediterraneo. Le fasi dureranno tutto il tempo necessario”.

Il governo finanzierà al 100% le spese di emergenza sostenute dai comuni colpiti dalla Dana”, ha annunciato Sanchez, citando ”il finanziamento di tutte le azioni che riguardano la rimozione del fango, dei detriti, degli oggetti inutilizzabili, la fornitura di acqua potabile, la pulizia delle strade, l’alloggio e il mantenimento dei residenti colpiti”. Inoltre, ‘‘l’esecutivo pagherà il 50% di tutti i lavori che dovranno essere eseguiti per sistemare le strutture” danneggiate dal maltempo. ”Quadruplicheremo gli aiuti e faremo in modo che arrivino a tutte le famiglie colpite. Ci saranno aiuti alle imprese per più di 800 milioni di euro”, ha detto Sanchez.

Sanchez chiede aiuti all’Ue

Il Premier spagnolo Sanchez ha spiegato che il governo di Madrid ha formalmente chiesto alla Commissione europea di stanziare aiuti per gli alluvionati prelevandoli dal Fondo europeo di solidarietà. Inoltre, ha aggiunto, chiederà al Parlamento e al Consiglio europeo di approvare urgentemente un regolamento che consenta di destinare parte dei fondi di coesione per alleviare i danni causati dalla Dana. “La Spagna è sempre stata un Paese costruttivo e ora è giunto il momento che l’Unione europea ci aiuti“, ha detto Sanchez dopo il Consiglio dei Ministri.

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