L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure (ARPAL) ha recentemente condotto un’analisi comparativa tra gli eventi alluvionali avvenuti a Valencia, in Spagna, e quelli storicamente documentati in Liguria, fornendo importanti riflessioni sulle precipitazioni intense e sulle misure di prevenzione e gestione del rischio idrogeologico. Questo studio mette in luce come la Liguria abbia affrontato eventi con intensità simile o superiore rispetto a quelli registrati a Valencia. Episodi significativi, come l’alluvione di Genova del 1970 e l’evento a Rossiglione nel 2021, hanno mostrato accumuli di pioggia superiori, sia sulle 12 ore che sulle 24 ore, a quelli dell’evento spagnolo, confermando la fragilità del territorio ligure di fronte a fenomeni meteorologici estremi.
L’analisi evidenzia come i temporali più pericolosi per la Liguria siano quelli stazionari e organizzati, noti come temporali “autorigeneranti”. Questi eventi, caratterizzati da intensi rovesci prolungati, possono portare a precipitazioni considerevoli in breve tempo e sono spesso accompagnati da fenomeni accessori come fulmini, grandine di grandi dimensioni e raffiche di vento, aumentando il rischio di danni significativi. L’importanza dell’allerta arancione, considerata il massimo livello per i temporali, viene sottolineata per avvisare la popolazione dell’alta probabilità di precipitazioni abbondanti e persistenti. Tuttavia, l’ARPAL specifica che un’allerta non implica automaticamente l’insorgere di un’alluvione, ma serve a preparare il territorio e i cittadini a possibili condizioni meteo avverse.
Uno degli aspetti più cruciali messi in evidenza dallo studio è il margine di approssimazione delle previsioni meteorologiche, anche in condizioni ottimali. Queste hanno un errore potenziale di circa 100 km e una variabilità temporale di circa 6 ore, indicando che la prudenza e la preparazione restano fondamentali, anche con previsioni avanzate. La conformazione geografica della Liguria, con valli strette e piccoli bacini idrografici, amplifica l’impatto delle alluvioni, concentrando gli effetti in aree limitate ma con grande intensità.
L’ARPAL ha ribadito l’importanza di una popolazione consapevole e preparata. La comprensione del sistema di allerta e l’adozione di comportamenti appropriati, come spostare i veicoli prima delle precipitazioni e rimanere al sicuro in casa, possibilmente ai piani superiori nelle zone a rischio, possono fare la differenza nella protezione personale e collettiva. Le raccomandazioni dell’agenzia si concentrano sulla necessità di un approccio collaborativo alla gestione del rischio idrogeologico, incoraggiando la cittadinanza a fidarsi e applicare il sistema di allerta esistente. La consapevolezza e la preparazione individuale sono quindi componenti essenziali per mitigare l’impatto di questi eventi estremi e ridurre al minimo i pericoli associati.
Questa analisi offre lezioni preziose non solo per la Liguria, ma per tutte le regioni soggette a rischio idrogeologico. Un approccio integrato, che unisca tecnologia avanzata, conoscenza pubblica e preparazione, è la chiave per gestire e affrontare efficacemente le sfide poste dai fenomeni naturali.