Recentemente, il deserto arabico è stato teatro di un fenomeno meteorologico raro e spettacolare: intense grandinate hanno colpito la regione, con immagini impressionanti che hanno catturato l’attenzione globale. Questo evento insolito è stato determinato da una configurazione atmosferica specifica e intensa, che ha portato maltempo estremo su una vasta area desertica notoriamente arida. Il fenomeno è stato causato da una “goccia fredda“, un sistema di bassa pressione in quota isolato dalla circolazione generale che si è posizionato tra il Mediterraneo orientale, l’Egitto e la Siria.
Le “gocce fredde” sono fenomeni meteorologici ciclonici che, una volta separate dalla corrente atmosferica principale, possono persistere a lungo nella stessa area, generando condizioni di maltempo eccezionale. In questo caso, il sistema è stato alimentato da masse d’aria artica in quota, provenienti dalla Russia, creando un vortice ciclonico che ha intensificato l’instabilità atmosferica.
La combinazione di aria fredda in quota e aria calda presente vicino al suolo nel deserto ha creato un forte contrasto termico, favorendo la formazione di temporali intensi e grandinate. Questa situazione è simile a quella che ha portato recenti alluvioni in Spagna, dove un sistema ciclonico simile ha causato condizioni meteorologiche estreme, dimostrando le caratteristiche comuni di queste strutture atmosferiche isolate.
Le aree maggiormente colpite dalla grandinata in Arabia Saudita includono la provincia settentrionale di Al Jawf, dove il 2 novembre si sono verificati intensi temporali accompagnati da piogge torrenziali e grandine. Gli effetti si sono estesi ad altre zone del Medio Oriente, come il Libano e Israele, dove si sono verificate alluvioni lampo e un forte maltempo diffuso. Questo episodio rappresenta una rarità per regioni desertiche come l’Arabia Saudita, poiché condizioni di maltempo così estreme si osservano più frequentemente in aree con clima temperato.
La presenza di un vortice ciclonico di questo tipo ha favorito un’instabilità atmosferica marcata, che è stata ulteriormente accentuata dal contrasto tra l’aria fredda sopra e il terreno desertico, molto caldo in superficie. Questo ha portato alla formazione di temporali molto violenti, capaci di generare grandinate copiose e intensi acquazzoni, un evento raro in zone dove il clima è generalmente arido e le precipitazioni sono scarse.
Il fenomeno osservato in Arabia Saudita presenta analogie con il sistema di “Depresión Aislada en Niveles Altos” (DANA) che ha colpito recentemente la Spagna, causando alluvioni devastanti, in particolare nella zona di Valencia. Anche in questo caso, una “goccia fredda” isolata ha generato intensi fenomeni. Entrambi dimostrano come sistemi atmosferici simili possano portare a condizioni meteorologiche estreme in contesti geografici diversi.
Questi eventi evidenziano l’importanza di monitorare attentamente le condizioni atmosferiche anche in aree dove fenomeni simili sono rari. La presenza di “gocce fredde” o sistemi ciclonici isolati può creare condizioni meteorologiche potenzialmente pericolose, richiedendo un sistema di allerta efficiente e una preparazione adeguata. In un contesto climatico in continua evoluzione, tali fenomeni estremi sottolineano la necessità di rafforzare la previsione e la risposta rapida, specialmente in zone dove eventi di questa intensità sono raramente osservati.
La grandinata nel deserto arabico è un esempio di come, anche in aree apparentemente protette dalle perturbazioni atmosferiche, fenomeni insoliti possano verificarsi, con impatti significativi sulle comunità locali e sull’ecosistema del deserto.