Le recenti e devastanti alluvioni in regioni come Valencia, l’Emilia-Romagna e altre aree del Mediterraneo non sono eventi nuovi; da sempre questi territori sono soggetti a fenomeni meteorologici estremi. Tuttavia, ciò che appare davvero straordinario negli eventi recenti è la portata senza precedenti delle precipitazioni registrate, sia in termini di intensità che di concentrazione temporale. Un confronto diretto tra l’ultimo episodio alluvionale a Valencia e il famoso evento del 1957 rivela dati sorprendenti. Analizzando le serie storiche delle precipitazioni dal 1937 ad oggi, emerge chiaramente come nessun evento passato sia paragonabile alla violenza delle piogge recenti.
Durante l’ultima alluvione, infatti, diverse stazioni meteorologiche della zona hanno rilevato cumulati di oltre 600 mm, con alcune località che hanno registrato più di 400 mm in sole cinque ore. Questi valori superano ampiamente i dati storici, rendendo il confronto con eventi passati, come quello del 1957, inadeguato.
Anche in Italia, gli eventi del 19 settembre 2024 in Emilia-Romagna hanno battuto record precedenti. Le cumulate rilevate su intervalli di 24, 12 e 6 ore sono state le più alte mai registrate, superando anche i valori straordinari stabiliti nel 2023. Questa nuova ondata di record dimostra un chiaro aumento dell’intensità delle precipitazioni in brevi periodi di tempo, un trend che rappresenta una sfida crescente per il territorio e le infrastrutture.
Questi dati evidenziano un aspetto fondamentale: sebbene eventi alluvionali siano già noti in queste regioni, le recenti osservazioni mostrano livelli di intensità senza precedenti. Tale escalation nelle precipitazioni, con volumi enormi concentrati in poche ore, sta spingendo molte aree del Mediterraneo verso situazioni di rischio elevato e sempre più difficile da gestire.
In sintesi, il fatto che in passato si siano verificate altre alluvioni non sminuisce l’unicità degli eventi recenti: le intensità osservate nelle ultime manifestazioni di maltempo non trovano riscontro nei dati storici, evidenziando una nuova sfida legata alla gestione dei rischi idrogeologici in un contesto climatico sempre più instabile.