Alluvioni Spagna: ritrovati altri 5 corpi, lento ripristino dei servizi

In tutto, quasi 17mila soldati sono ormai dispiegati nelle zone colpite dalle alluvioni in Spagna ma le operazioni sono molto complicate
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Mentre 17mila agenti di sicurezza dispiegati nella regione di Valencia proseguono le ricerche dei dispersi e collaborano al ripristino dei servizi dopo le devastanti alluvioni che hanno travolto la Spagna, sale ad almeno 222 il bilancio delle vittime, dopo il ritrovamento di altri cinque corpi senza vita. Il sito d’informazione Abc riferisce del recupero di tre morti sulle spiagge di Valencia dalla Guardia Civil, di cui due sulla spiaggia di Sueca e uno sulla spiaggia di Pinedo. La Guardia Civil ha trovato in un fosso a Catarroja (Valencia) il corpo di una persona travolta dall’acqua. I soccorritori hanno recuperato il corpo di una vittima anche nella città valenciana di Sedavi, all’interno del parcheggio sotterraneo di un negozio di mobili.

In tutto, quasi 17mila soldati, tra cui militari, guardie civili e Polizia nazionale, sono ormai dispiegati nelle zone colpite dalle alluvioni, nella provincia di Valencia. La maggior parte degli agenti stanno ancora cercando altri corpi, dato che ci sono centinaia di persone di cui è stata denunciata la scomparsa e che non sono state ancora localizzate.

Forze armate: “difficile fare una stima dei dispersi”

“Noi militari stiamo facendo tutto quello che possiamo” per affrontare l’emergenza nei territori alluvionati, “facciamo turni durissimi di 12 ore, le persone tornano esauste”, “ci stiamo recando in ogni strada, in ogni casa”, “ma non possiamo muoverci con la facilità che vorremmo”. Lo ha detto il direttore generale dell’Unità militare di emergenza spagnola (Ume), Javier Marcos, in un punto stampa al Palazzo della Moncloa nel quale ha difeso l’azione delle forze armate, affermando che “fin dal primo momento” tutte le loro capacità “sono state messe al servizio della Comunità valenciana”. “Quando la regione valenciana ci ha dato luce verde per intervenire, in pochi minuti eravamo già nella zona dell’emergenza”, ha aggiunto.

Marcos ha sottolineato la difficoltà di operare nelle zone colpite dall’alluvione: “la mobilità è limitata per l’alto grado di distruzione”, la “complessità” della situazione richiede di “essere disciplinati e avere pazienza”.

È difficile fare una stima dei dispersi”, ha aggiunto Marcos. “Stiamo impiegando i migliori mezzi”, “la situazione sta migliorando ma serve tempo“, ha detto, sottolineando che sono ora al lavoro per liberare dal fango e dall’acqua i parcheggi e garage. Ha affermato che si sta lavorando senza sosta per drenare l’acqua dal parcheggio del centro commerciale Bonaire ad Aldaia, “ma sono migliaia di litri d’acqua”.

Lento ritorno alla normalità

Sul versante dei servizi, si registra un lento ritorno alla normalità. Le autorità della Generalitat Valenciana hanno annunciato la riapertura di tutte le scuole domani, a eccezione dei tre quartieri più colpiti di La Torre, Horno de Alcedo e Castellar-l’Oliveral. Scuole e istituti apriranno quasi una settimana dopo le alluvioni, “a meno che le allerte meteo e le indicazioni del Cecopi non raccomandino diversamente”, come precisato dal Consiglio comunale della capitale del Turia.

Il 72% degli utenti di telefonia mobile sono nuovamente collegati alla rete, ma almeno 3mila case rimangono al buio.

La Casa Reale ha confermato che visiterà la cittadina di Chiva nei prossimi giorni, come annunciato dallo stesso Consiglio comunale, uno dei più colpiti dalle alluvioni. I monarchi dovevano andarci ieri dopo la tappa a Paiporta, ma dopo i violenti incidenti hanno interrotto la loro visita nel territorio valenciano.

In Andalusia 285 municipi colpiti e una vittima

Una vittima, 285 municipi colpiti da inondazioni, 2.000 interventi di emergenza e una trentina di strade interrotte: è il bilancio ufficiale dei danni provocati in Andalusia dalle alluvioni. È stato reso noto oggi dalla Giunta regionale, presieduta da Manuel Moreno (Pp). La maggioranza dei danni sono stati registrati nelle province di Cadice, Malaga, Granada, Almeria e Huelva, interessate dalle piogge torrenziali.

Valencia, quasi 3mila animali morti nell’alluvione

Da mercoledì 30 ottobre sono stati recuperati i cadaveri di circa 3.000 animali morti in allevamenti e fattorie delle zone del sud-est di Valencia a causa delle inondazioni, per evitare i rischi di malattie infettive per la salute pubblica. Lo ha comunicato l’assessorato alla Agricoltura, pesca e allevamenti del governo della Generalitat di Valencia, che ha risposto a 1000 chiamate di emergenza di allevamenti ovini, suini, equini e avicoli.

Nave con mezzi e aiuti per l’alluvione arrivata a Valencia

La nave militare Galicia, della Marina spagnola, è approdata nel porto di Valencia con a bordo diversi mezzi che verranno utilizzati nelle operazioni di emergenza: lo rende noto il governo iberico. L’imbarcazione ha trasportato 100 membri della ‘Infantería de marina’, i 250 membri dell’equipaggio, due elicotteri SH-60F, due gommoni veloci per attività in acqua, sette camion e due veicoli leggeri. A bordo erano stati caricati anche cibo, acqua e altri aiuti per gli alluvionati.

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