Nel 2023, l’uso degli antibiotici in Italia è aumentato del 6,4%, con quasi 4 persone su 10 che hanno ricevuto almeno una prescrizione. Questo trend è più pronunciato nel Sud, dove il 44,8% della popolazione ha assunto antibiotici, rispetto al 30,9% del Nord. Il rapporto dell’AIFA Osmed 2023 evidenzia l’importanza di migliorare la sorveglianza delle infezioni ospedaliere e l’implementazione di programmi per un uso responsabile degli antibiotici, soprattutto nelle aree con alta prevalenza di consumo. Il consumo medio nel 2023 è stato di 17,2 dosi per 1000 abitanti, con differenze regionali significative: dal 11,1 di Bolzano al 22,4 dell’Abruzzo.
In parallelo, cresce anche l’uso di farmaci generici, ma l’Italia resta al terzultimo posto in Europa in termini di consumi generici. Sebbene il consumo sia salito dal 9% nel 2011 al 31,2% nel 2023, le differenze regionali sono evidenti. Inoltre, la spesa per i farmaci di fascia C, quelli a pagamento dai cittadini, è aumentata del 9,8% rispetto al 2022, con un esborso totale di 7,1 miliardi di euro. Tra i farmaci più acquistati ci sono le benzodiazepine, i contraccettivi orali e quelli per la disfunzione erettile.
La spesa farmaceutica totale è stata di 36,2 miliardi di euro, con il 68,7% rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale. I farmaci cardiovascolari sono i più consumati, seguiti da quelli per l’apparato gastrointestinale e per il sangue. La spesa per i farmaci acquistati dalle strutture pubbliche è aumentata dell’8,4% rispetto al 2022, raggiungendo i 16,2 miliardi di euro.