Precisamente alle 09:32 ora italiana, ieri su Marte è iniziato un nuovo anno: a riportarlo è l’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Ciò segna l’inizio del 38° anno marziano, una convenzione iniziata nel 1955, anno in cui Marte fu investito da una grande tempesta di polvere nota come “la grande tempesta del 1956”. Da allora, ogni anno marziano viene conteggiato, permettendo alla comunità scientifica di monitorare l’evoluzione del clima e delle stagioni marziane.
L’anno marziano e il suo calendario unico
Un anno su Marte dura ben 687 giorni terrestri, quasi il doppio di un anno terrestre, pari a 668 giorni marziani, chiamati “sol”. Ogni sol dura 24 ore e 39 minuti, leggermente più lungo del giorno terrestre. Chi è curioso di sapere la propria età marziana può semplicemente dividere la propria età terrestre per 1,88: su Marte saremmo tutti più giovani!
Come sulla Terra, Marte ha 4 stagioni: primavera, estate, autunno e inverno. Tuttavia, queste stagioni non sono di uguale durata come avviene sul nostro pianeta, a causa dell’orbita ellittica di Marte, che fa sì che la distanza dal Sole vari in modo più significativo. Nel corso dell’anno marziano, la primavera e l’estate nel Nord marziano sono più lunghe rispetto alle rispettive stagioni nell’emisfero Sud, dove invece l’autunno e l’inverno sono più duraturi e marcati.
La stagione delle tempeste di polvere e fenomeni atmosferici unici
Marte è caratterizzato da un’atmosfera sottile ma molto dinamica, e nella seconda metà dell’anno marziano si osservano spesso violente tempeste di polvere. Questi fenomeni avvengono quando Marte si avvicina al Sole, e la temperatura atmosferica aumenta, generando forti venti che sollevano particelle fini dal suolo marziano. Queste particelle, una volta sospese, contribuiscono al riscaldamento dell’atmosfera, creando un ciclo di feedback che può causare tempeste di polvere globali.
Un fenomeno atmosferico affascinante è la nube allungata di Arsia Mons, una nube di cristalli di ghiaccio che si forma regolarmente nei pressi del vulcano Arsia Mons, spiega l’ESA. Questa nube, spinta dai venti atmosferici, può raggiungere una lunghezza di ben 1800 km, divenendo uno degli eventi atmosferici più imponenti del pianeta.
Escursioni termiche estreme: le sfide del clima marziano
Il clima marziano è caratterizzato da escursioni termiche estreme tra il giorno e la notte. Durante l’estate, le temperature possono raggiungere gli 0ºC a mezzogiorno, ma calano drasticamente fino a -60ºC durante la notte. In inverno, le temperature notturne possono scendere fino a -110ºC. Queste variazioni rendono Marte un pianeta estremamente inospitale, dove le condizioni atmosferiche variano notevolmente in poche ore.
I prossimi Capodanni marziani
Per chi vuole tenere d’occhio i futuri Capodanni su Marte, ecco un’anticipazione delle date per i prossimi anni marziani:
- Anno 39: 30 settembre 2026
- Anno 40: 17 agosto 2028
- Anno 41: 5 luglio 2030
- Anno 42: 22 maggio 2032