Al via la ‘staffetta’ di live surgery di chirurgia oculistica al 15° Congresso Nazionale AIMO, con 16 interventi eseguiti in diretta da esperti chirurghi in collegamento video dalle sale operatorie della Fondazione G.B. Bietti e dalla Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma e 5 chirurgie in differita ‘Relive’. Tra gli interventi coordinati dal dottor Tommaso Rossi, direttore dell’Unità Operativa Struttura Complessa di Oculistica dell’IRCCS Fondazione Bietti ONLUS di Roma: cataratta, con tecnica di facoemulsificazione con impianto di IOL premium EDOF; glaucoma, con inserimento di impianto microdrenante; distacco di retina, con vitrectomia associata a Faco e con l’ausilio di microscopio digitale 3D e schermo 55 pollici. Tra gli interventi coordinati dal professor Marco Coassin, direttore dell’Oftalmologia della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico: operazioni di sostituzione del cristallino per il trattamento della cataratta e interventi sulla retina.
Gli interventi di cataratta sono stati eseguiti con la tecnica del laser a femtosecondi, che “consente di effettuare la prima parte dell’intervento, quella di taglio ed frammentazione del cristallino, in maniera robotizzata- hanno spiegato gli esperti in diretta- Il passaggio successivo ha previsto in alcuni casi l’impianto di cristallino multifocale torico che, oltre a correggere il difetto refrattivo (miopia o ipermetropia), corregge astigmatismo e presbiopia”. L’impianto dei cristallini artificiali è stato eseguito con un innovativo sistema che in fase di pianificazione registra un’immagine dell’occhio, calcolando il potere del cristallino da impiantare e il suo esatto posizionamento; mentre in fase operatoria trasmette l’immagine e i dati raccolti in ambulatorio agli strumenti della sala operatoria connessi al microscopio del chirurgo, che può quindi sovrapporli all’occhio con estrema precisione.
I vantaggi clinici
“L’utilizzo di questa chirurgia digitale assistita e la connessione tra gli strumenti rappresentano un enorme vantaggio in termini clinici- ha commentato il professor Coassin- in quanto garantiscono un livello di precisione che la stessa pratica, svolta manualmente, difficilmente permette”. I due interventi sulla retina hanno riguardato invece la riparazione di foro maculare, una patologia della retina che causa appunto un foro nella macula, ovvero la porzione centrale della retina, e nella rimozione di un pucker maculare, un tessuto semi-trasparente che cresce sulla superficie della macula distorcendola.