I modelli e gli eventi meteorologici, tra cui il cambiamento climatico, influenzano la mobilità umana, anche attraverso i confini nazionali. Secondo un nuovo studio, l’immigrazione illegale negli USA è fortemente legata al clima del Messico e, in particolare, ai periodi di siccità. Lo studio guidato dalla San Diego State University è stato pubblicato su PNAS. Oltre 2 milioni di persone hanno attraversato il confine tra Messico e Stati Uniti senza documenti nel 2022.
Gli autori del nuovo studio hanno correlato i dati sulla migrazione di 48.313 persone da 84 comunità agricole messicane tra il 1992 e il 2018 con dati meteorologici sulla stagione di coltivazione del mais da maggio ad agosto. La migrazione clandestina dalle comunità esaminate verso gli Stati Uniti è risultata più probabile che si verificasse da regioni colpite dalla siccità.
La migrazione di ritorno, dagli Stati Uniti al Messico, era meno probabile quando i modelli metereologici in Messico presentavano delle anomalie persistenti rispetto a quando i modelli meteorologici tornavano alla normalità. Sia le stagioni insolitamente secche che quelle insolitamente umide in Messico hanno scoraggiato il ritorno dei migranti clandestini dagli Stati Uniti.
Secondo gli autori, i continui cambiamenti meteorologici dovuti ai cambiamenti climatici potrebbero spingere un numero sempre maggiore di persone a migrare e a ricorrere a pericolosi attraversamenti clandestini.