“Oltre 2 miliardi di persone nelle città saranno esposte a un aumento di 0,5°C entro il 2040″. È quanto sostiene un nuovo rapporto delle Nazioni Unite presentato dal programma Onu per gli insediamenti umani (UN-Habitat) in occasione del World Urban Forum, in corso al Cairo in Egitto. Secondo l’analisi, oltre due miliardi di persone, che attualmente vivono in città, potrebbero subire gli impatti di un ulteriore aumento della temperatura di almeno 0,5°C di qui a 16 anni. “Quasi nessun residente urbano – ha detto Anaclaudia Rossbach, direttore esecutivo di UN-Habitat – sarà immune da questo fenomeno, con miliardi di persone esposte a temperature più elevate o al rischio di inondazioni e altre minacce”.
Il rapporto mette anche in evidenza “un notevole divario di finanziamento per la costruzione di infrastrutture urbane resilienti”. Eppure proprio le città hanno bisogno “di investimenti stimati tra i 4,5 e i 5,4 trilioni di dollari all’anno per costruire e mantenere sistemi resilienti ai cambiamenti climatici ma i finanziamenti attuali ammontano a soli 831 miliardi di dollari“. Un carenza – viene fatto presente – che “espone le città, e in particolare le loro popolazioni più vulnerabili, a rischi crescenti”.