COP29, gli obiettivi della Croazia: i progetti tra energia geotermica ed idrogeno verde 

La situazione della Croazia sul fronte delle fonti rinnovabili: le parole del premier croato Andrej Plenkovic nel suo intervento alla COP29
MeteoWeb

Quasi un terzo dell’energia in Croazia proviene da fonti rinnovabili. Lo ha affermato il premier croato Andrej Plenkovic nel suo intervento alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop29) di Baku, in Azerbaigian. “L’obiettivo è aumentare tale percentuale al 42,5 entro il 2030 con progetti sull’idrogeno verde e sull’energia geotermica”, ha annunciato lo stesso premier. “Abbiamo urgentemente bisogno di un’azione globale contro il cambiamento climatico”, ha sostenuto Plenkovic. “La Croazia è impegnata nel processo di decarbonizzazione del suo sistema energetico e in una transizione accelerata verso una transizione verde.

L’Agenzia internazionale per l’energia ci mette in guardia sull’imminente picco dell’uso di combustibili fossili. Dobbiamo allontanarci da questo non solo per ragioni climatiche ma anche per ragioni economiche senso”, ha affermato il premier di Zagabria secondo cui il Paese “ha un forte potenziale per gli investimenti nelle centrali idroelettriche con sistema di pompaggio”. Plenkovic ha infine chiesto “un’azione urgente” per la protezione del Mediteranneo, definita “una delle regioni più vulnerabili” e ha sottolineato che la Croazia “desidera proteggere ecologicamente il 30% del mare Adriatico”.

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