“Avete diritto di essere arrabbiati, sono arrabbiato anch’io” ha dichiarato Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, durante un incontro con giovani attivisti per il clima a Baku, in occasione del vertice sul clima Cop29. Le parole di Guterres sono arrivate dopo che i giovani, esprimendo frustrazione, hanno lamentato l’assenza di azioni concrete da parte dei governi per affrontare la crisi climatica.
“Sono arrabbiato – ha aggiunto Guterres – perché siamo sull’orlo del baratro climatico e non vedo sufficiente urgenza o volontà politica per affrontare questa emergenza“. Un intervento che ha sottolineato il crescente senso di urgenza, tanto tra i giovani quanto tra i leader globali, di fronte alla devastante minaccia del cambiamento climatico.
L’incontro, che ha visto la partecipazione dello Youth Advisory Group e di Youngo, la comunità giovanile ufficiale della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, è stato caratterizzato da un dibattito acceso e diretto. I giovani eco-attivisti, provenienti da ogni parte del mondo, hanno presentato la loro visione di un futuro più sostenibile, proponendo soluzioni pratiche per fermare il cambiamento climatico e garantire un ambiente più sicuro per le generazioni future.
A chiusura del confronto, Guterres ha esortato i giovani attivisti a “essere ancora più determinati e fantasiosi per mantenere alta la pressione per l’azione per il clima. Abbiamo bisogno di un movimento giovanile forte, ora più che mai“. Il Segretario Generale ha inoltre ribadito il suo impegno a supportare i giovani attivisti, definendo la crisi climatica “la battaglia più importante del nostro tempo” e ribadendo che “dobbiamo vincere“.
In questo spirito, il leader delle Nazioni Unite ha chiuso il suo intervento con un appello alla comunità globale, sottolineando come la lotta per il clima sia una responsabilità collettiva che deve coinvolgere ogni individuo, senza più indugi.