Il Baku Hub per la pace e l’azione climatica è stato al centro della scena alla COP29, dove è stato presentato come una piattaforma per coordinare le iniziative degli stati e degli organismi internazionali, al fine di supportare i paesi più vulnerabili contro gli effetti devastanti del cambiamento climatico. L’iniziativa è stata avviata dal paese ospitante, l’Azerbaigian, e ha visto l’adesione anche dell’Italia, che contribuirà con le sue attività nell’ambito del Piano Mattei.
“Il nostro scopo – ha dichiarato l’ambasciatore azero Elshad Iskandarov – non è fare un’altra dichiarazione, ma portare iniziative già esistenti sotto uno stesso tetto, su di un’unica piattaforma“. L’Hub, quindi, non si limita a raccogliere nuove idee, ma punta a consolidare gli sforzi già in atto, trattando temi cruciali come la scarsità d’acqua e di cibo, il degrado del suolo e le migrazioni, tutti fenomeni amplificati dal cambiamento climatico.
“Mettiamo insieme iniziative sotto l’ombrello dell’Onu, ma anche di paesi singoli, come la Germania o l’Italia con il Piano Mattei – ha spiegato Iskandarov -. Nell’Hub si scambieranno informazioni, interagiranno i progetti o si svilupperanno progetti nuovi. Oltre agli Stati, ci saranno think tank e ONG“. Attualmente, il Baku Hub coinvolge 49 partecipanti, tra cui nazioni come Italia, Germania, Emirati Arabi, Regno Unito, Egitto, Uganda, e importanti organizzazioni internazionali come l’Undp, l’Organizzazione mondiale per le migrazioni, il Green Fund e la Croce Rossa.
In occasione della presentazione dell’Hub, Francesco Corvaro, inviato speciale italiano per il clima, ha parlato del Piano Mattei, illustrandone gli obiettivi. “Il Piano Mattei è dedicato all’energia, all’educazione e alla salute – ha dichiarato Corvaro -. Lavoriamo per dare ai popoli vulnerabili la possibilità di un futuro sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale. È tempo di agire, e questa piattaforma sarà molto utile. Le migrazioni saranno un problema molto grande in futuro, se non presentiamo soluzioni sull’adattamento e poi sulla mitigazione“.