“Lo abbiamo sentito tutti ripetere più e più volte: o affrontiamo il cambiamento climatico e proteggiamo la natura, o pagheremo il caro prezzo della nostra inazione. E quel prezzo aumenta di giorno in giorno. Basta pensare alle recenti inondazioni in Spagna, alla siccità nel bacino amazzonico o alle tempeste in Nord America. Questi eventi sono orribili di per sé, ma stanno anche rovinando le fondamenta delle nostre economie e, in ultima analisi, la base della nostra sopravvivenza economica“. Con queste parole Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, ha lanciato un nuovo allarme sul cambiamento climatico, in un intervento pubblicato sul blog della Bce, coincidente con l’avvio della Cop29 a Baku, in Azerbaigian.
Lagarde ha evidenziato la necessità di investimenti urgenti in tre aree chiave per affrontare le crisi climatiche e naturali: mitigazione del cambiamento climatico, adattamento e soccorso in caso di calamità. “In altre parole: dobbiamo frenare il cambiamento climatico nella misura più ampia possibile, prepararci a ciò che non possiamo evitare e aiutare coloro che sono più duramente colpiti. Tutto questo è fondamentale, e tutto è costoso. Ma finora abbiamo mobilitato solo una frazione dei finanziamenti di cui abbiamo bisogno“, ha aggiunto Lagarde, sottolineando la discrepanza tra gli impegni dichiarati e gli investimenti effettivamente realizzati.
Il messaggio arriva in un momento cruciale, con la Cop29 che vede i leader mondiali impegnati in discussioni sulle azioni concrete per combattere la crisi climatica.