Oltre 30 paesi hanno aderito oggi alla “Dichiarazione sulla riduzione del metano dai rifiuti organici“, un’iniziativa della presidenza della COP29 che segna un passo importante nella lotta contro le emissioni di metano. Questi stati, che rappresentano il 47% delle emissioni globali di metano provenienti dai rifiuti organici, si sono impegnati a stabilire obiettivi concreti per ridurre tale metano all’interno dei loro prossimi Contributi Nazionali Determinati (NDC). Tra i firmatari figurano 7 dei 10 principali emettitori di metano da rifiuti organici a livello mondiale.
La dichiarazione mira a promuovere politiche e piani di azione specifici per affrontare la problematica del metano, con l’obiettivo di raggiungere i target di riduzione indicati. Questo impegno si inserisce nel contesto del Global Methane Pledge (GMP), lanciato nel 2021 alla COP26, che prevede una riduzione globale delle emissioni di metano di almeno il 30% rispetto ai livelli del 2020 entro il 2030.
Sviluppata con il supporto della Climate and Clean Air Coalition dell’UNEP, la ‘Dichiarazione sulla riduzione del metano dai rifiuti organici’ si basa sul lavoro delle precedenti COP, rafforzando gli sforzi globali per raggiungere gli obiettivi del GMP. I rifiuti organici, che rappresentano la terza fonte di emissioni di metano antropogeniche dopo l’agricoltura e i combustibili fossili, sono una priorità nell’ambito della lotta al cambiamento climatico. L’azione in questo settore si rivela quindi fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti a livello internazionale.
Il lancio della dichiarazione arriva in un momento cruciale, con il mondo che cerca di accelerare gli impegni per ridurre le emissioni di gas serra e combattere gli effetti devastanti del riscaldamento globale.