COP29, l’Onu lancia l’allarme: “Obiettivi di Parigi in grave pericolo”

“Ogni frazione di grado di riscaldamento è importante”
MeteoWeb

L’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu) ha lanciato un avvertimento all’apertura della COP29, la conferenza sul clima che si sta svolgendo a Baku, in Azerbaigian. “Le ambizioni dell’Accordo di Parigi sono in grande pericolo”, ha dichiarato l’Onu, riferendo che il riscaldamento globale ha raggiunto livelli preoccupanti. Secondo un bollettino dell’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM), agenzia delle Nazioni Unite, “da gennaio a settembre 2024, la temperatura media globale dell’aria in superficie è stata di 1,54°C al di sopra della media preindustriale”. Tuttavia, l’OMM ha rassicurato, sottolineando che il riscaldamento a lungo termine misurato su diversi decenni resta ancora al di sotto del limite di 1,5°C indicato nell’Accordo di Parigi del 2015.

Il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato

Sempre durante l’apertura della COP29, la segretaria generale dell’OMM, Celeste Saulo, ha lanciato un ulteriore monito: “Le ambizioni dell’Accordo di Parigi sono in grave pericolo”. La Saulo ha previsto che il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato, citando eventi climatici estremi come piogge, inondazioni record, intensificazione dei cicloni tropicali, caldo mortale, siccità e incendi devastanti, che ormai caratterizzano la “nuova realtà” del nostro pianeta. “Purtroppo, queste sono le anticipazioni del futuro”, ha aggiunto. Tuttavia, ha voluto precisare che “questo non significa che non abbiamo raggiunto l’obiettivo dell’Accordo di Parigi”, spiegando che “le anomalie della temperatura globale registrate su scala giornaliera, mensile e annuale sono soggette a variazioni significative, in parte dovute a fenomeni naturali come El Niño e La Niña. Non devono essere equiparate all’obiettivo di temperatura a lungo termine stabilito dall’Accordo di Parigi”. Saulo ha poi sottolineato l’importanza di non abbassare la guardia: “Ogni frazione di grado di riscaldamento è importante”.

“Chi nega la fine dell’era dei combustibili fossili perderà”

Antonio Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite, ha anche preso la parola, esprimendo preoccupazione per coloro che cercano di rallentare il passaggio all’energia pulita: “Coloro che cercano disperatamente di ritardare e negare l’inevitabile fine dell’era dei combustibili fossili cercano di trasformare l’energia pulita in una parolaccia. Perderanno. L’economia è contro di loro. Le soluzioni non sono mai state più economiche e accessibili”. Guterres ha ribadito che l’adozione di energie rinnovabili e la transizione energetica sono ormai inevitabili e che chi si oppone a queste trasformazioni è destinato a fallire.

La catastrofe climatica mina la pace globale

Un altro tema centrale del discorso di Guterres è stato l’impatto devastante della catastrofe climatica, che sta minando non solo l’ambiente, ma anche la pace globale: “La catastrofe climatica sta colpendo la salute, ampliando le disuguaglianze, danneggiando lo sviluppo sostenibile e scuotendo le fondamenta della pace. I più colpiti sono i vulnerabili”. L’allarme è stato lanciato a seguito della pubblicazione dei dati aggiornati sullo stato del clima 2024, resi noti durante la prima giornata della COP29. I dati confermano che gli effetti del cambiamento climatico non sono più una minaccia futura, ma una realtà quotidiana che richiede azioni immediate e globali.

Il finanziamento ai cambiamenti climatici

Nel suo discorso alla COP29, anche Simon Stiell, segretario esecutivo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, ha messo in evidenza l’importanza di un impegno globale per il finanziamento delle azioni contro i cambiamenti climatici. Stiell ha dichiarato che il contributo dei Paesi ricchi non deve essere visto come un “atto di carità” ma come un dovere “nell’interesse di tutti”. “Dobbiamo accantonare l’idea che finanziare l’azione per il clima sia un atto di carità. Un nuovo obiettivo ambizioso per il finanziamento del clima è nell’interesse di ogni nazione, comprese le più grandi e le più ricche”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza di dimostrare che “la cooperazione globale non è in fase di stallo”.

Con l’avanzare della COP29, i leader mondiali e gli esperti hanno messo in evidenza la necessità di affrontare in modo deciso i cambiamenti climatici. Le sfide sono enormi, ma non c’è più tempo da perdere: la comunità internazionale deve agire ora per evitare che il nostro pianeta continui a essere segnato da catastrofi ambientali che minano non solo l’ambiente, ma anche la pace e la sicurezza globale.

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