Il capo della divisione climatica dell’ONU Simon Stiell, intervenuto alla COP29, ha lanciato un allarme diretto alle potenze che la prossima settimana si vedranno a Rio de Janeiro per il G20. “Senza tagli rapidi alle emissioni, nessuna economia del G20 sarà risparmiata dalla carneficina economica causata dal clima”, ha detto. Leader, Ministri e altri funzionari di circa 200 Paesi sono riuniti alla 29esima Conferenza della Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP29) in corso in Azerbaigian per discutere modi per limitare il riscaldamento globale e le sue conseguenze. “Gli impatti climatici stanno già devastando ogni economia del G20, distruggendo vite, colpendo catene di approvvigionamento e prezzi alimentari e alimentando l’inflazione”, ha affermato Stiell.
Diversi leader dei principali emettitori di gas serra non sono presenti alla COP29 o hanno lasciato Baku. Tra le assenze più ‘pesanti’ figurano il Presidente cinese Xi Jinping, il Presidente statunitense Joe Biden, il Premier indiano Narendra Modi, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il Presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva. Complessivamente, i rappresentanti di molti dei 13 maggiori Paesi responsabili di oltre il 70% delle emissioni globali non stanno partecipando.
Stiell ha espresso la sua delusione: “mentre i leader del G20 si dirigono a Rio de Janeiro, il mondo guarda e si aspetta segnali forti che l’azione climatica sia una priorità per le più grandi economie del mondo – ha sottolineato – Il G20 è stato creato per affrontare problemi che nessun singolo Paese, o gruppo di Paesi, può risolvere da solo. Sulla base di ciò, la crisi climatica globale dovrebbe essere la priorità numero uno a Rio la prossima settimana”.