Cop29: per l’abbandono del carbone necessari fondi pubblici e piani a lungo termine

Queste raccomandazioni sono state presentate come parte del primo rapporto della Commissione, un organismo che riunisce governi, organizzazioni internazionali e istituzioni finanziarie
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In vista della Cop29, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si sta svolgendo a Baku, un nuovo studio ha evidenziato come il passaggio dall’utilizzo del carbone a fonti di energia più pulite richieda un forte impegno finanziario pubblico e una pianificazione a lungo termine. La Commissione per la transizione dal carbone, che vede la copresidenza di Francia e Indonesia, ha raccomandato alle istituzioni pubbliche, comprese le banche multilaterali di sviluppo, di “continuare a rafforzare il loro sostegno all’abbandono graduale dell’uso del carbone”, fornendo “assistenza tecnica” e capitali “per favorire target ambiziosi da parte dei Paesi e attrarre finanziamenti privati”.

Secondo il rapporto, i governi devono “impegnarsi a sviluppare piani a lungo termine per non produrre nuovo carbone”, eliminare gradualmente l’elettricità generata da questo combustibile inquinante e aumentare l’adozione di fonti rinnovabili. La Commissione sottolinea inoltre l’importanza di “esplorare altre soluzioni innovative, in particolare i crediti di carbonio pulito ad alta integrità”, per i quali sono stati recentemente approvati degli standard comuni.

Queste raccomandazioni sono state presentate come parte del primo rapporto della Commissione, un organismo che riunisce governi, organizzazioni internazionali e istituzioni finanziarie. L’iniziativa, lanciata alla Cop28 di Dubai, ha come obiettivo l’eliminazione graduale del carbone entro il 2027, puntando a una transizione energetica più sostenibile. La conferenza di Baku ha messo in luce il crescente impegno internazionale per affrontare la crisi climatica attraverso politiche efficaci e azioni concrete.

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